Lo sanno bene i responsabili di un cantiere friulano ove si è verificata la triste morte di un'anziana donna, non autosufficiente, che vi si era avventurata.
Con la sentenza numero 48269, depositata il 4 dicembre 2015 (qui sotto allegata), la Corte di cassazione ha infatti chiarito che non è possibile dichiarare il non luogo a procedere nei loro confronti.
L'articolo 109 del decreto legislativo numero 81 del 2008, del resto, impone che i cantieri siano recintati in modo da impedire l'accesso agli estranei.
Nel caso di specie, invece, la donna era riuscita tranquillamente a entrare nell'area sottoposta a lavori, delimitata con delle semplici barriere di plastica rossa.
Il suo decesso, quindi, per i giudici non può che trovare una concausa proprio nell'assenza di adeguata recinzione.
Soprattutto in considerazione del fatto che la zona era piena di buche e inciampi.
Anche se la morte dell'anziana signora non è avvenuta direttamente a seguito della caduta, ma per il fatto che la stessa non è riuscita a chiamare aiuto, ciò che rileva, per la Corte, è che la donna si trovava ove non doveva trovarsi. E ciò per l'assenza di rispetto della normativa sulla sicurezza.
Corte di cassazione testo sentenza numero 48269/2015