Ecco quando è possibile fotografare una persona senza che ciò costituisca reato

Avv. Isabella Vulcano - In linea generale scattare delle fotografie ritraenti persone non costituisce reato anche se la foto è scattata all'insaputa del soggetto e purchè ciò avvenga in un luogo pubblico.

Esempio tipico di scatti "legali" sono quelli fatti eseguire dal datore di lavoro che ha interesse a verificare se il proprio dipendente, assente per malattia o altri permessi, ha fornito all'azienda giustificazioni veritiere o meno.

Tali scatti potranno essere legalmente utilizzati in una ipotetica causa per licenziamento.

Quando fotografare una persona costituisce reato?

Si configura, invece, un reato quando le fotografie ritraggono il soggetto in casa propria, nell'ambiente di lavoro o in qualsiasi altro luogo privato.

Ancora più grave è la condotta di colui che mette in atto veri e propri pedinamenti, fotografando continuamente il soggetto per captare le abitudini di quest'ultimo violando, in tal modo, il diritto alla privacy.

In tale ipotesi si configura il reato di illecita interferenza nella vita privata di cui all'art. 615-bis del codice penale.

A tal proposito occorre segnalare un importante pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo(CEDU sez. III caso Vukota-Bojic c.Svizzera ric.61838/10) la quale ribadisce che fotografare continuamente una persona in maniera ripetuta e continuativa per un lungo lasso di tempo, mettendo in atto una condotta quasi ossessiva, costituisce senza dubbio violazione della privacy.

Naturalmente il materiale fotografico acquisito illegalmente, cioè senza il consenso del soggetto interessato e in violazione della privacy, non potrà essere in alcun modo utilizzato in Tribunale per sostenere una difesa, né in sede civile né tantomeno in sede penale.

Una pratica molto diffusa è la pubblicazione di foto o immagini sui social network senza previo consenso dell'interessato.

Occorre precisare, a tal proposito, che se anche si presta il consenso ad effettuare lo scatto fotografico ciò non vuol dire, automaticamente, che è stato dato il consenso alla pubblicazione della foto su facebook e/o altri social network.

E' necessario, quindi, per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli o peggio ancora in un fatto illecito, acquisire sempre il consenso prima di procedere alla pubblicazione degli scatti fotografici.

Leggi anche: "Facebook: pubblicare i selfie con l'amico senza consenso può costare il carcere"

Isabella Vulcano
Pagina Facebook: Avv. Isabella Vulcano
E-mail: isavulcano@virgilio.it - Tel: 347.4345264
Indirizzo: Via E.Sorrentino 10, Rossano (Italia)

Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: