Il blog cattolico Pontifex ha avviato da alcuni anni una vera e propria battaglia contro i gruppi blasfemi

di Valeria Zeppilli - Bestemmiare su Facebook può costare caro: ovverosia una multa compresa tra 51 e 309 euro.

Sebbene essere blasfemi non è più reato, il nostro ordinamento continua a sanzionare come illecito amministrativo l'utilizzo in pubblico di invettive o parole oltraggiose contro la divinità (leggi: "Bestemmiare è ancora reato?").

La norma di riferimento è rappresentata dall'articolo 724 del codice penale che può essere applicata anche laddove la bestemmia sia scritta su Facebook: è ormai incontestabile, infatti, che ciò che si scrive su questo social network sia paragonabile a ciò che si dice in pubblico.

Solo teoria? Assolutamente no!

Il blog cattolico Pontifex ha avviato una vera e propria battaglia contro tutti quei gruppi Facebook nei quali ci si lascia andare alla blasfemia in maniera incontrollata. Lo sanno bene le pagine "Radio Bestemmia", "Club della bestemmia" e "Confraternita dei frati bestemmianti", denunciati proprio da tale blog già da diversi anni.

L'opera di Pontifex, a garanzia del rispetto della sensibilità cattolica, si sta svolgendo ancora oggi a tutto campo e ha portato già numerose multe. Il blog, oltretutto, pretende anche la chiusura dei gruppi.

Chi pensa quindi che l'articolo 724 del codice penale sia una norma astratta, si sbaglia: il fatto che le conseguenze non siano più penali ma amministrative non vuol dire che la legge sia scomparsa. Essa c'è e il suo rispetto può essere reclamato.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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