Lo stabilisce una recente sentenza della Commissione Tributaria di Roma

Avv. Isabella Vulcano - La tassa sui rifiuti si paga anche per il parcheggio scoperto perché potenzialmente idoneo alla produzione di rifiuti, per cui l'accertamento fiscale dell'Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento della spazzatura (oggi si chiama Tari) relativo a un'area adibita a parcheggio scoperto e non denunciato è legittimo. Lo ha affermato di recente una sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Roma (la n. 5726/2016), ritenendo che anche un'area di parcheggio è suscettibile di produrre rifiuti (anzi, si presume che li produca) in quanto vi è la presenza dell'uomo. 

Nel caso di specie, il ricorrente - proprietario dell'area - mediante il deposito di una perizia tecnica, aveva dimostrato che trattandosi di un semplice posto auto, l'area non poteva produrre rifiuti. I giudici, tuttavia, hanno rigettato l'opposizione. 

In realtà, la sentenza riportata non è del tutto nuova sul tema, infatti, l'obbligo di pagamento della TARI sul parcheggio scoperto era stato già previsto da circolari ministeriali, nonché da altre pronunce, secondo le quali ogni qualvolta vi è la presenza umana (pensiamo anche a depositi o magazzini), vi è la presunzione di produzione di rifiuti. 

 

Sul tema, leggi anche: "Il proprietario del box auto non paga la Tarsu"



Isabella Vulcano
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