di Marina Crisafi - "Ieri ho incontrato associazione bigenitorialità. Lavoriamo per applicare legge su affido condiviso, difendiamo soggetti deboli #alziamolavoce ". Ad annunciarlo, in un tweet, è il ministro della giustizia Andrea Orlando a margine dell'incontro di ieri a Torino con i rappresentanti dell'associazione nazionale Crescere Insieme (nella foto).
Verso l'applicazione della legge sull'affido condiviso
La "promessa" del ministro ha ricevuto il plauso da parte dell'associazione che spinge per l'"effettiva applicazione della riforma del 2006 - attesa - da undici anni dal paese".
La legge n. 54 sulla riforma dell'affido condiviso, si legge infatti in una nota di Crescere Insieme, "doveva realizzare il diritto dei figli di genitori separati a ricevere le cure e il contributo educativo e affettivo di entrambi i genitori, ugualmente impegnati e gravati da pari responsabilità".
Ciò, tuttavia, stando ai dati Istat del novembre 2016, "non è affatto avvenuto e il sistema legale si è limitato a introdurre modifiche puramente nominalistiche, come chiamare collocatario l'affidatario esclusivo, e non collocatario l'altro genitore, conservando vecchi ruoli e funzioni, arroganza e disimpegno".
Oltre al danno, ossia il "malessere e la delusione - subiti - dai figli", per loro, prosegue la nota, "si aggiunge anche la beffa di vedere la spoliazione di un diritto indisponibile motivata con 'il loro esclusivo interesse', a dispetto della unanimità degli studi scientifici che attestano esattamente il contrario, ovvero che la stabilità logistica deve andare in secondo piano rispetto a quella affettiva, pena gravi scompensi nella loro vita".
La muta protesta dei figli è stata in ogni caso raccolta da madri e padri, rincara l'associazione, e sotto la spinta "di questa imponente componente sociale (circa 4 milioni di persone) si è iniziato a sgretolare il fronte della conservazione, tanto che nel marzo 2017 a partire dai tribunali di Brindisi e Salerno si sono avuti nuovi orientamenti, in linea con la riforma del 2006".
Ora, l'auspicio è che al messaggio del guardasigilli, conclude la nota di Crescere Insieme, "seguiranno concrete iniziative per rispettare la promessa - a nome - di tutte le famiglie separate, per un risultato così a lungo sperato e atteso".
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