di Gabriella Lax - Un bollo auto progressivo, variabile in funzione dell'inquinamento generato dai veicoli. A riportare la notizia è il quotidiano Libero che rilancia una notizia sviluppata già nel mese di giugno quando il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda aveva sottolineato che, in base al nuovo piano di strategia energetica nazionale, la tassa sul bollo auto avrebbe subito un importante aumento, relativo ai veicoli inquinanti ossia quelli di categoria Euro 3. L'idea era calcolare il costo del bollo in relazione al tasso di inquinamento e non più in base alla potenza del motore del veicolo. In quell'occasione era stata esclusa la possibilità di incentivi per liberarsi dalle auto inquinanti ed acquistarne una nuova, per cui le scelte dei consumatori potranno essere: vendere l'auto e comprarne una nuova senza sostegno o pagare profumatamente la nuova tassa.
Bollo auto progressivo già dalla prossima legge di bilancio?
Secondo il quotidiano la mossa potrebbe già essere inserita nella prossima legge di bilancio del 2018. Si pensa infatti che entro il 2040 si potrebbe arrivare al divieto di commercializzare moto e vetture a combustibili fossili (come già accaduto per Francia, Inghilterra e Germania). E la tappa della nuova stangata sul bollo potrebbe essere il primo obiettivo delle Commissioni ambiente e lavori pubblici del Senato per arrivare al risultato del 2040, in funzione della necessità di adottare politiche più incisive in nome della mobilità sostenibile.
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