A pensarci è il Notariato di Milano con la proposta di introdurre nel nostro ordinamento il "mandato in vista della futura incapacità"

Il "mandato in vista della futura incapacità"

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Arrivano le Dat (Disposizioni Anticipate di Trattamento). E questa la proposta che fa il Notariato di Milano per l'introduzione nel nostro ordinamento del "mandato in vista della futura incapacità", come spiega Il Sole 24 Ore. Si tratta di uno strumento già in uso nei paesi nei Paesi del Common Low e in Francia e Germania. Grazie a questo particolare tipo di Dat un soggetto adulto, nel pieno delle proprie capacità mentali conferisce a una persona di sua fiducia il potere di rappresentarlo e di dare istruzioni sulla gestione e amministrazione dei suoi interessi patrimoniali in caso di perdita di capacità: quasi delle disposizioni anticipate di trattamento del patrimonio. La proposta sarà lanciata durante il convegno online organizzato da Federnotizie per il 14 maggio, che affronterà anche il tema della custodia degli account social e delle credenziali usate, ad esempio, per gestire conti bancari e assicurazioni.

Come funzionano le Dat per il patrimonio

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Come chiarisce nell'intervista Dario Restuccia, componente del Consiglio Notarile di Milano chi vuole decidere sul destino futuro dei propri beni «non ha a disposizione uno strumento per designare una persona di fiducia che gestisca il patrimonio in caso di futura incapacità del titolare. Il mandato a una persona, dato quando si è nel pieno delle proprie capacità cognitive, rischia di perdere efficacia in caso di incapacità del mandante». Da qui, la possibilità di nominare un amministratore di sostegno in vista di una futura necessità, incarico riguardante «direttamente il giudice tutelare, chiamato a confermare la nomina e a vigilare sull'operato dell'amministratore di sostegno». Invece, nel mandato in previsione della futura incapacità il giudice dovrebbe intervenire solo in ipotesi "patologiche", come la morte del mandatario o la sua infedeltà.

Le Dat per la vita

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È possibile procedere alla redazione delle "disposizioni anticipate di trattamento" (Dat). Si tratta di una dichiarazione con la quale una persona in condizioni di piena capacità mentale può disporre in merito ai trattamenti sanitari ai quali intende essere sottoposta o meno, nel caso in cui, in futuro, fosse colpita da una malattia o lesione celebrale irreversibile o invalidante, o malattia che costringa a trattamenti con macchine o sistemi artificiali tali da impedire una normale vita di relazione e non fosse più in grado di esprimere la propria volontà. Per le Dat si potrà nominare un "fiduciario" quale persona che in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi del disponente ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le Dat devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata

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Foto: 123rf.com
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