La Corte di Cassazione ha detto un deciso no ai padri surrogati spiegando che i figli debbono stare con il loro padre naturale. In sostanza un padre naturale può negare al figlio di avere un "secondo padre" e impedirne così l'adozione. Nella parte motiva della sentenza gli Ermellini fanno peraltro notare che l'affido condiviso può essere applicato anche le coppie di fatto. E così i giudici di Piazza Cavour hanno respinto il ricorso di un ragazzo di Roma che si era unito in matrimonio con la madre di una bimba di sette anni nata da una precedente relazione. L'uomo aveva chiesto di poter adottare la minorenne dato che "aveva sostanzialmente svolto le funzioni di padre" della bambina "assistendola moralmente e materialmente". La Suprema Corte ha respinto il ricorso facendo notare che i giudici di merito hanno giustamente attribuito "efficacia preclusiva al dissenso manifestato dal genitore naturale, impedendo alla minore, nell'ambito di una vicenda, nella sua genesi e nel suo esplicarsi, dai contorni indistinti, di avere un secondo padre".
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