Avv. Gabriella Filippone - IL GOVERNO ISLANDESE VARA UN PIANO DI RIDUZIONE DEI MUTUI LEGATI AGLI ALTI TASSI DI INFLAZIONE CONSEGUITI DOPO IL DEFAULT DEL 2008.
L 'esecutivo annuncia la cancellazione fino a 70 miliardi di corone (circa 400 milioni di euro) per i mutui legati all'inflazione.
Così risponde la nazione alla crisi economica. L'Islanda agevola la ripresa e impone qualche sacrificio alle banche e non ai contribuenti -con più tasse da pagare-, come è invece in uso in Italia .
In risposta alla crisi economica l'Islanda agevola la ripresa. Il governo islandese approva un piano di riduzione dei mutui legati all'inflazione registrata dopo il default del 2008, che portò al tracollo delle più grandi banche del paese.
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L'esecutivo guidato da Sigmind Gunnlaugsson ritiene di dover agevolare la ripresa dell'economia, sostenendo le famiglie anziché tartassarle, e presenta un piano che prevede la cancellazione fino a 70 miliardi di corone dei mutui legati all'inflazione; il piano prevede altresì l'esenzione dalle tasse fino a 80 miliardi di corone per il prossimo triennio. L'ammontare è pari al 9% dell'economia islandese.
A pagare le politiche dissennate e le difficoltà nel rifinanziamento delle banche del loro debito a breve termine non saranno gli islandesi, saranno gli istituti di credito, che hanno originato il default: il fallimento delle tre più grandi banche del Paese causò una voragine di 85 miliardi nella casse statali che portò il sistema a collassare.
L'impatto del piano sullo stato delle finanze pubbliche sarà insignificante ha fatto sapere il governo, il progetto infatti sarà finanziato aumentando le tasse alle banche. A pagare, ed è qui la novità, non saranno più i contribuenti o lo stato, bensì le istituzioni finanziarie.
La proposta islandese è della coalizione di centro-destra, formata dal Partito Progressista e dal Partito di indipendenza, che quest'anno ha vinto le elezioni. L'Islanda era collassata nel 2008, travolta dal sistema finanziario. Oggi la sua economia è tornata a crescere ad un ritmo superiore a quella dei Paesi periferici che hanno invece scelto l'austerity e misure "lacrime e sangue". Un vero e proprio schiaffo morale al Fondo monetario internazionale e alle agenzie di rating.
Il piano in dettaglio:
- una svalutazione dei mutui legati all'inflazione, che ha comportato il crollo della valuta in conseguenza del default, e che ha scatenato il prezzo di questi prestiti. I mutui legati all'inflazione saranno svalutati per un importo corrispondente all'aumento all'indicizzazione superiore al 4,8% che si è registrato nel periodo da dicembre 2007 ad agosto 2010. Il piano assisterà più di 100mila cittadini (circa un terzo della popolazione dell'isola); ha un valore di 70 miliardi di corone.
- una adozione di agevolazioni fiscali per i restanti 80 miliardi di corone. I titolari di questi mutui potranno usufruire di agevolazioni fiscali per i prossimi tre anni, volti ad incentivare i risparmi pensionistici.
Fonti:
-Finanza.com http://redazione.finanza.com/2013/12/02/islanda-mutui-ridotti-alle-famiglie-pagheranno-le-banche-perche-da-noi-no/
-soldiblog http://www.soldiblog.it/post/57799/islanda-mutui-cancellati-alle-famiglie-pagano-le-banche?utm_source=fb&utm_medium=ed&utm_campaign=Facebook%3A+Blogo
Articolo / Rassegna News Giuridiche by avv. Gabriella Filippone
Foro di Pescara
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