Si tratta dell'ordinanza numero 17766/2014 qui sotto allegata, con cui gli Ermellini della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione hanno investito la Consulta di pronunciarsi sulla legittimità degli autovelox per il rilevamento automatico della velocità di guida.
Il caso
Il caso che ha fatto sollevare la questione di legittimità costituzionale vedeva coinvolti alcuni automobilisti "pizzicati" da un autovelox lungo la via Domiziana, i quali nel contestare la sanzione amministrativa avevano evidenziato che tale apparecchio - che da anni fa strage di multe e sottrazione di punti dalla patente! - non sarebbe preceduto da adeguata segnaletica e soprattutto non è mai stato sottoposto ad alcun aggiornamento periodico della taratura.La questione di legittimità costituzionale
Ed è proprio sulla base di quest'ultimo punto che i giudici di terzo grado hanno deciso di sospendere il giudizio proponendo questione di legittimità costituzionale, per presunta violazione dell'art. 3 della Costituzione nella parte in cui la norma sulle apparecchiature rilevatrici della velocità non impone periodiche verifiche delle stesse.
La decisione della Cassazione è in qualche modo rivoluzionaria, e se la questione di legittimità dovesse rivelarsi fondata, darebbe luogo all'annullamento di migliaia di verbali di accertamento di infrazioni stradali.
L'Associazione dei Consumatori Aidacon, che sta seguendo da vicino la vicenda, suggerisce a chi ha fatto ricorso contro multe per eccesso di velocità elevate in condizioni analoghe (con rilevazione della velocità ad opera di apparecchi non tarati periodicamente) di chiedere al Giudice di Pace adito la sospensione del giudizio fino alla pronuncia della Consulta.
Cassazione: Testo ordinanza 17766/2914