Un protocollo con l'indicazione dettagliata delle voci di spesa per i figli incluse nel contributo mensile e quelle da considerare straordinarie
Per decidere la causa n. 9500/2014 R.G. in materia di separazione personale dei coniugi in presenza di minori, il Tribunale di Roma, prima sezione civile, ha elaborato in accordo con i difensori delle parti una sorta di "protocollo" con l'indicazione dettagliata da un lato delle voci di spesa per i figli che vanno incluse nel contributo mensile e dall'altro, di quelle da considerare straordinarie


Si tratta di una regolamentazione formale che, comunque, semplifica le cose anche nei rapporti con i figli, una volta cessata la convivenza. 


In particolare, il tribunale capitolino, seguendo una prassi oramai consolidata, ha disposto che le spese straordinarie rispetto all'assegno perequativo, se sono "facoltative", debbono essere suddivise tra i coniugi previo assenso di entrambi; nel caso in cui l'esigenza di tali spese si manifesti in un momento successivo alla cessazione della convivenza, il genitore interessato a ripartire la spesa straordinaria deve indirizzare una richiesta scritta all'ex coniuge indicando la specifica voce di spesa. 


L'omesso riscontro del genitore destinatario nel termine di dieci giorni viene considerato assenso, con conseguente diritto di rivalsa dell'ex coniuge sulla metà dell'importo versato, mentre in caso di risposta negativa il dissenso dovrà essere motivato


In ogni caso, il Tribunale indica anche le spese straordinarie cd. obbligatorie (quali libri di testo, spese sanitarie urgenti non coperte dal servizio sanitario nazionale, spese di bollo ed assicurazione dei veicoli) che non richiedono il previo consenso al fine della ripartizione.

Avv. Laura Bazzan

Vedi anche:

Le spese straordinarie per i figli. Un breve vademecum 


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