Mai piu' espressioni come 'sporco negro' rivolte a persone di colore. La Corte di Cassazione ci ripensa e con una sentenza di oggi stabilisce che indirizzare a una persona di colore un'espressione del tipo 'sporco negro' e' indice sempre e comunque di razzismo. E' la stessa quinta Sezione penale della suprema Corte a fare marcia indietro, proprio quella Sezione che solo alcuni giorni fa aveva detto che usare la parola negro non sempre costituisce reato. Da oggi non piu', visto che gli 'ermellini', nella sentenza 9381 mettono nero su bianco che 'il riferimento, gratuito con questa parola al pigmento dell'offeso, assume significato intrinsecamente discriminatorio, solo che si rilevi che quasi ogni domenica negli stadi di questo paese talune tifoserie apostrofano con la parola negro alcun giocatore avversario, per non dire di cartelli esposti all'esterno di pubblici locali di talune citta'' e poi, rileva ancora la Corte a riprova della connotazione discriminatoria del termine negro, 'non risulta adottata in Occidente alternativamente l'espressione 'sporco giallo', ne' in africa o in Cina 'sporco bianco''. Di qui 'lo spregio non occasionale dell'attributo, che si rapporta -scrive il relatore Mario Rotella- nell'accezione corrente ad un pregiudizio manifesto di inferiorita' di una sola 'razza', che inquina il costume fino al punto da radicare manifestazioni di gruppo (di qui l'aspetto della previsione dell'aggravante)'.
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