Ancora una volta i Giudici del Palazzaccio intervengono in materia di "divieti sessuali". Questa volta inseriscono nell'elenco dei comportamenti "off limits" anche baci, toccatine e sfregamenti fatti a una ragazza per semplice spavalderia come "azione dimostrativa in presenza degli amici" o per gioco. Poco importa che una palpatina sia fatta solo come un gesto scherzoso. Per la Corte non ci sono dubbi: è violenza sessuale. Nella sentenza resa dalla terza sezione penale della Corte (n. 39718/2009), i Supremi Giudici ribadiscono che determinati gesti violano la libertà sessuale altrui e vanno quindi puniti. La vicenda presa in esame da iazza Cavour riguarda il caso di un uomo condannato a 10 mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una barista. La donna aveva appena eseguito un intervento di chirurgia estetica a seno. L'uomo con un gesto di spavalderia aveva preso la ragazza sulle ginocchia e le aveva toccato il seno per vedere come fosse riuscito l'intervento. Il gesto era stato preceduto dalla rase: 'nessuno ha il coraggio di farlo, lo faccio io'. E ne era seguito anche un commento: "Tutto qua? non sei un granche'". Nell'impianto motivazionale la Corte spiega che è irrilevante il fine che si è proposto chi compie un gesto sessuale senza il consenso altrui. "e' indifferente - scrive la Corte - che chi costringe o induce lo faccia per lucro, per depravazione, per disprezzo, per immondo gusto dello spettacolo o per gioco, purche' si agisca con la coscienza e volonta' di costringere o indurre taluno a commettere atti di libidine su se' stesso, sulla persona del colpevole o su altri". Ecco perche' e' "irrilevante il fine propostosi dal soggetto attivo che puo' essere diretto a soddisfare la sua concupiscenza, ma anche di altro genere (ludico o di umiliazione della vittima)".
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