Indipendentemente dal suo livello culturale, l'extracomunitario non può invocare l'esimente dell'ignoranza della legge italiana. È questo l'importante principio di diritto emesso con la sentenza n. 26799, depositata il 12 luglio scorso, con cui la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso di un extracomunitario che, in seguito a condanna per ricettazione ed altri reati aveva eccepito l'ingnoranza della legge italiana sulla base di un livello di scolarizzazione molto basso. Ma i giudici hanno rigettato il ricorso sulla base del principio informatore dell'intero ordinamento e cioè "ignorantia legis non excusat".
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