Un'estate bestiale (e da dimenticare!)
PENSIERI DIETRO GLI OCCHIALI DA SOLE (pensieri semiseri sotto il solleone)
E adesso che le vacanze sono finite eccomi di nuovo in città! Per molti una tristezza per me un sollievo, per molti punti di vista. Lo so, l'inquinamento e il caos non sono proprio il massimo, però io mi ci sento a mio agio; mi muovo bene tra semafori, auto e biciclette. Sono un animale metropolitano, non c'è dubbio.Eppure quest'estate sono stata in una località molto esclusiva e rinomata in Sardegna, un posto per pochi fortunatissimi; soprattutto quest'anno che la crisi ha stroncato i sogni vacanzieri di molti. E qui visti i prezzi di italiani se ne sono visti pochini, meno male che i russi hanno compensato la perdita. Io però non mi sono divertita molto, per la maggior parte delle mie vacanze sono stata rintanata in casa, se non altro al fresco del condizionatore. Al massimo varcavo la soglia della porta-finestra per potermi gustare il panorama stupendo. Non che la vacanza me la sia rovinata perché mi fossi beccata uno dei tanti virus che ormai resistono anche alle alte temperature, ma perché a fatica ho trovato posti dove fossi benaccetta.
Sulle spiagge, non moltissime per la verità, non gradivano la mia presenza. Non che sia nudista, assolutamente no, anche se non amo troppo i vestiti; mi impicciano e non poco e poi li trovo un po' assurdi, diciamocela tutta. A trascorrere una giornata tranquillamente sdraiate, la mia amica ed io, ci abbiamo anche provato un paio di volte, così come a tuffarci nelle acque cristalline e freddine di quel mare stupendo, ma dopo le ennesime facce storte, con quello sguardo accusatore ed inquisitore (si, nel senso proprio di simile all'Inquisizione spagnola), abbiamo mollato il colpo. Forse le spiagge troppo "ben frequentate" non fanno per noi.
Abbandonata l'idea di sabbia e mare eccoci a fare qualche scampagnata nell'entroterra, decisamente più amichevole e accogliente. Che passeggiate tra paesini e distese di nulla, correndo in libertà finalmente. Uno dei ricordi più belli della vacanza, che mi porterò nel cuore ancora per un bel po'; così mi aiuterà a superare lo stress post-vacanza-e-da-rientro, come ho letto in un recente articolo. Ecco forse ci sarebbe piaciuto poter, sempre insieme con la mia amica, cenare tranquillamente in un bel locale o in un romantico ristorantino con vista porticciolo, come ce ne sono tanti in questa bella terra. Oppure in un più semplice agriturismo, più familiare e decisamente più alla mano. Ma in fondo anche lì i gestori, e certe volte persino i camerieri, non ci vedevano di buon occhio. Alla faccia della tolleranza del nuovo millennio! Mi sembra che le cose siano rimaste a cent'anni fa, o forse cent'anni fa era tutto più facile e semplice. Forse eravamo in meno, davamo meno nell'occhio.
Non so proprio cosa pensare. Certo l'unica cosa di cui sono certa, è che non scorderò mai le discussioni della mia amica con chiunque esprimesse giudizi, frutto più di pregiudizi che non di esperienze reali, oppure per via di nostri comportamenti oggettivamente disdicevoli. Spesso si appellavano a rispetto delle leggi e dei divieti, ma chi può vietare a due amiche di passare una bella giornata, o serata che sia, insieme?
Bene a noi è successo, tante e troppe volte. Sarà che peso quaranta chili, ma sono realmente un fascio di muscoli, e poi di pelo in estate non ne perdo quasi più. Ah, sí, dimenticavo di dirlo, sono un Labrador, un cane che ama i bambini. Non cerco certo di morderli io, anche se mi tirano la coda. Giro sempre al guinzaglio, e se serve anche con la museruola proprio per non spaventare nessuno. Eppure importa a pochi. In tanti vedono in me solo una imbrattatrice, una maleducata, una buona solo ad abbaiare o mordere. Ma io non sono così.
Però sono un cane, non posso cambiare la mia natura in tutto e per tutto. Scusatemi.
Data: 22/08/2012 09:30:00Autore: Barbara LG Sordi