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Camera: ok all'assistenza sanitaria per partner gay



Lex & the City - pensieri leggeri politicamente (s)corretti - episodio 40
Ma che succede in Italia in questi giorni? Siamo veramente assistendo ad un cambiamento politico e sociale epocale?

Sembrerebbe proprio di sì, e non mi riferisco solo alla condanna a sei anni di reclusione paventata a Berlusconi (e della ben più memorabile interdizione dai pubblici uffici), ridotto così alla stregua di un "miserable" (definizione de Le Figaro, ndr).Bensì ai primi effetti di una nuova ventata di novità volute dall'ufficio della Camera, nella persona di Laura Boldrini. Lasciando perdere la rivolta mediatica, scatenata dal suo desiderio di maggior controllo nel web, la signora è destinata a guadagnare non pochi punti tra la comunitá omosessuale e tra chi omosessuale non è, ma di larghe vedute, quello certamente sì.

Ieri infatti è stata accolta la richiesta, presentata dal deputato Pd Ivan Scallfarotto, di estendere l'assistenza sanitaria integrativa anche ai partner omosessuali. Certo, l'estensione vale solo per i parlamentari che godono di questo servizio, non per i cittadini comuni. Però guardiamo al lato positivo della cosa, dovranno pagare un quantum per l'estensione innanzitutto, e c'è l'indubbio pregio della creazione di un "precedente", che potrebbe invece essere di beneficio a tutti.

La proposta non è affatto una novità: già Paola Concia (deputato Pd dichiaratamente gay) ci aveva provato nella scorsa legislatura. Senza il minimo successo.Ma quelli erano tempi di rigore ed austerity, anche morali. Oggigiorno invece si fa a gara per apparire il più progressisti possibile. Persino la Lega ha raccolto firme a Milano per dare la cittadinanza ai figli di cittadini extravomunitari nati in Italia. Di questo passo si arriverà presto anche a scotennare il "porcellum"...beh, adesso, diamoci una calmata con i sogni ad occhi aperti!

Questa scelta progressista non è stata sostenuta da tutti, diciamolo, Pd, Pdl e Sel lo hanno fatto senza quasi batter ciglio. La Lega assolutamente no, e non ci si stupisce (sinceramente mi sconcerta di più la presa di posizione di cui sopra...), e così anche i deputati 5 Stelle. E qui invece sì che parte la "bocca aperta"...ma in realtà rientra nel loro piano di "coerenza forever": privilegi per tutti e non solo per i soliti appartenenti alla casta.

Credo che questo sia comunque un importantissimo punto di partenza per equiparare finalmente i diritti di tutte le coppie di fatto, omo e non, a quelli delle coppie sposate. Solo così saremo una democrazia, perché il "demos" italiano non è solo fatto di coppie sposate. Etero. Data: 15/05/2013 10:30:00
Autore: Barbara LG Sordi