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Garante: tutela della privacy per il pazienti delle ASL

Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 26/1/2004 - 01/02/2004 ) ha reso noto di aver iniziato la procedura di controllo, nei confronti di un'azienda sanitaria romana rea di non aver adottato misure per la tutela della dignità e la riservatezza delle persone che si recano presso i suoi uffici.All'Azienda in questione, infatti, è stato contestato che, in occasione del rilascio della tessera per l'esenzione dal pagamento del ticket, avrebbe chiesto ad una malata anche copia del certificato medico (attestante la malattia dalla quale è affetta e che le dà diritto all'esenzione) e che questa, nell'impossibilità di fare una fotocopia all'interno dello stesso ufficio, era stata costretta a recarsi presso un vicino tabaccaio dove, a sua volta, aveva trovato in attesa altri malati che seguivano la sua stessa trafila. Il Garante ha infatti precisato che il nuovo Codice prescrive una serie di accorgimenti che dovranno essere adottati dalle strutture sanitarie per migliorare il rapporto quotidiano con gli assistiti e, tra questi, l'istituzione di appropriate distanze di cortesia, l'adozione di postazioni di lavoro riservate che non permettano, durante i colloqui, di far conoscere ai vicini informazioni sullo stato di salute, una maggiore tutela del segreto professionale al quale ora è tenuto anche il personale paramedico. Data: 11/02/2004
Autore: Cristina Matricardi