Cassazione: versamenti alla Cassa professionale e termini prescrizionali
di Licia Albertazzi - Corte di CassazioneCivile, sezione lavoro, sentenza n. 4981 del 4 Marzo 2014. Ilcaso di specie verte sulla questione della decorrenza dellaprescrizione, dunque del computo dei relativi termini di legge,dei contributi previdenziali di enti anche diversi dall'Inps. Lalegge 335/1995, applicabile al caso in oggetto ratione temporis,ha unificato tale regime rimanendo tuttavia estraneo al regime diprescrizione specifico della previdenza forense, così come, perquanto in questa sede interessa, il regime applicabile alla Cassa deigeometri, la quale resta regolata dalla legge 576/1980. A seguito dierronea individuazione e applicazione della legge vigente daparte del giudice del merito, la Cassa geometri e liberiprofessionisti propone ricorso in Cassazione contestando la mancatadichiarazione di determinati redditi (nella specie, legatiall'attività di urbanista) di un proprio iscritto.
La Suprema Corte accoglieuno dei motivi di ricorso poiché sostiene che, secondo la disciplinaapplicabile, correttamente individuata (non sottoposta ad abrogazioneda parte di normativa successiva, sopra citata) “la prescrizionedei contributi decorre dalla trasmissione alla Cassa delladichiarazione del debitore, ai sensi dell'articolo 17,dell'ammontare del proprio reddito professionale dichiarato ai finiIrpef e del valore complessivo degli affari dichiarato ai fini Iva,senza che possa rilevare l'infedeltà della dichiarazione, cheinvece può dar luogo all'applicazione di apposite sanzioni”. Ilprofessionista non avrebbe mai dichiarato i redditi derivanti davolume d'affari prodotto tra il 1987 e il 1993, periodo in cuirisultava applicabile la legge 773/1982. La sentenza è cassata conrinvio alla Corte d'appello in diversa composizione.
Data: 10/03/2014 16:20:00Autore: Licia Albertazzi