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Tradimento 'on line' tra le prime cause di divorzio



Di Laura Tirloni - Cheper fare nuove conoscenze si utilizzassero gli ormai diffusissimisocial media è un fatto del tutto assodato. Facebook, ad esempio, permette in un soffio di stringere nuove amicizie, scambiarsiopinioni, confidenze, condividere stati d'animo e perché no, magaridi incontrarsi prima o poi.

Ma ascoltando le relazioni che arrivanodall'Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minori(Aiaf), emerge chiaramente che le cause di separazione e divorzioderivano in modo sempre più frequente da tradimenti consumati on line,spesso sulle chat, che nel tempo si sono guadagnate la fama di vere e proprie 'rovina famiglie'.

Leprove delle scappatelle virtuali che inchiodano il partner fedifrago,di norma giungono all'attenzione dell'avvocato sotto forma di stampati di chate messaggi, che vengono poi utilizzati come prove nelle cause di separazione, tantopiù che qualsiasi conversazione avviata su internet rimaneregistrata nella memoria centrale del computer, pronta a fungere daulteriore conferma, qualora ce ne fosse bisogno.

Insomma internet mette a duraprova la tenuta delle coppie e i social network rappresentano un reale rischio dipotenziali infedeltà coniugali. Pare, infatti, che tradiresul web siaquasi di moda, considerando il dilagare del fenomeno.

Si inizia stringendonuove amicizie, un po' per noia e un po' per curiosità, o persfuggire alla routine di coppia. E si finisce a chattare assiduamentecon qualcuno che stuzzica la fantasia, nascosti dietro uno schermo oun anonimato.

Una sorta di doppia identità che corre parallela allavita reale; una dimensione in cui non si hanno i vincoli e leresponsabilità che caratterizzano la relazione ufficiale. Talvolta queste“scappatelle” virtuali (che non di rado diventano reali) possonoaddirittura donare un nuovo vigore e una nuova spinta ad unarelazione di coppia ormai stanca e messa a dura prova dalla routinequotidiana, soprattutto se non vengono scoperte.

Per entrambi i sessitradire sul web non sembrerebbe finalizzato alla ricerca di unarelazione alternativa al partner ufficiale, ma per lo più una modalitàludica per ottenere avventure fugaci che spezzino la monotonia di unrapporto consolidato e un pò stanco. Una modalità che, a quanto risulta dalle variestatistiche in tema di separazioni e divorzi, non sempre è benaccolta dalla parte tradita, la quale può decidere di sottrarsi aquesto 'gioco', interrompendo la relazione di coppia e chiedendo, se ne sussistono i presupposti, l'addebito per colpa.

(Su questo argomento vedi anche la Raccolta di articoli e sentenze sul tradimento).

Data: 22/05/2014 15:00:00
Autore: Laura Tirloni