Sembra strano, ma la maggioranza non può governare
LAMAGGIORANZA NON PUO' E NON DEVE GOVERNARE
di Angelo Casella
L'affermazionedi Renziper la quale il progetto di legge elettorale dei “5Stelle” 'nonconsente la governabilità',oltrea evidenziare una totale assenza di cultura politica, suggeriscealcune riflessioni su quella che è presentata come una esigenzaindiscutibile, acquisita. Mentre tale non è affatto.
L'influenza della comunicazione di massa induce anche la alterazione diconcetti e principi fondamentali, rendendo “normale” quella chene è invece una lettura deformata e deviante.
Uncaso emblematico di questa devianza riguarda la fusione concettualetra maggioranza elettorale e governo, per la quale si può leggeresui giornali titoli del tipo:”Iconservatori inglesi vincono le elezioni ma non possono governare”,lasciando con ciò intendere che chi vince le elezioni “deve”governare.
Orbene,chi vince le elezioni non deve governare affatto.
Unpartito o una coalizione, che perda o vinca, rimane comunque sempreespressione di una parte del Paese, maggioritaria omeno e, come tale, può “governare” in proporzione relativa, maiin assoluto.
Vincerele elezioni non è come vincere al lotto e portarsi via il premio.
Il“premio” di governare un Paese spetta a tutte lecomponenti del gruppo sociale.
Naturalmente, proquota.
Edè per questo, che esiste un Parlamento, proprio perchédecida pertuttala nazione.
“Chivince le elezioni governa”è frase che – ribadiamo – esprime una pericolosissima confusioneconcettuale e, precisamente, quella tra sovranità e governo.
Qui, èevidentemente necessario richiamare concetti, pur elementari, madimenticati.
Sovrano,è il popolo. Naturalmente, presupponiamo con l'interlocutore lacomune accettazione del presupposto di base che ci si voglia riferiread un sistema democratico.
Bene,come già ebbe a sottolineare Rousseau, c'è democrazia dove ilpopolo si occupa delle decisioni relative alla conduzione della cosapubblica, incaricando poi il governo, che in ragione di ciò èdefinitoesecutivo,della relativa attuazione concreta.
Ordunque,il soggetto che ha istituzionalmente il compito di governare è ilpopolo, che si fa rappresentare, per praticità, da un grupporistretto che si chiama Parlamento (e non a caso la Costituzionevieta al governo di emanare leggi).
Questaentità, il Parlamento appunto, tuttainsieme,deve governare il Paese. Abbiamo detto tuttainsieme perchèin tal modo, e solo per tal via, può esprimere decisionidemocratiche, ossia che rispondono alle esigenze ed alle aspirazionidi tutta lacollettività e non di una sola parte diessa. Se una parte sola comanda, il sistema si chiama tirannide.
Lamaggioranza che vince le elezioni ha soltanto il diritto che – cometale – le compete e cioè di votare, in relazione al proprio peso,le decisioni nelgruppo Parlamento.Ma non potrà mai decidere da sola.
Oveciò avvenisse si determinerebbe una terzietà delgoverno rispetto al Paese, del tutto identica a quella riscontrabilecon il monarca assoluto, nel quale si identificavano le figure delsovrano e del governante. Una dittatura, dunque, come dicevamo.
Sepoi la maggioranza propone provvedimenti che non riscuotonol'approvazione della minoranza, vuol dire che questi rispondonosolo ai suoi interessi enon a quelli dell'intera società e quindi non debbono essereassunti.
E'del tutto a vanvera che si vocifera di “governabilità”pretendendosi, appunto, che la maggioranza debba “governare”,ossia prendere decisioni perproprio conto,imponendole a tutto il Paese.
Oltreche basicamente antidemocratica, è concezione rozza e becera quandoarriva a pretendere, come oggi accade, che chi vince le elezioni sidebba prendere tutto il Paese, dalle banche, alle aziende exmunicipalizzate, ai posti di primario ospedaliero (ed anche diinfermiere). Questa non è politica, ma volgare brigantaggio dastrada.
Edementi o in malafede furono coloro che, inventandosi il “premio dimaggioranza” hanno istituzionalizzato e moltiplicato alla ennesimapotenza questo letale cancro della democrazia.
Angelo Casella
Data: 03/07/2014 14:30:00Autore: Angelo Casella