Cassazione: con una calza sul viso, è rapina aggravata
Nel delitto di rapina anche unaleggera alterazione dell'aspetto esteriore dell'agente fa scattare la circostanza aggravante del travisamento.Lo ha stabilito la sesta sezione penale della Cassazione nella sentenza n. 21890depositata il 28 maggio scorso, in un caso inerente la condanna di un uomo,responsabile dei reati di rapina, aggravata dal travisamento e di portoingiustificato di coltello.
A seguito della conferma da parte della Corte d'Appello della sentenza delGup di Brescia, l'uomo ricorreva per cassazione.
La Suprema Corte, ritenuti accertati e non contestati, sia il fatto che l'imputatoavesse indossato durante la rapina una calza di nylon sul volto al fine dicelare i suoi lineamenti, che l'uso della violenza, individuato nell'energicaspinta impressa alla porta di casa della vittima oltre alle minacce verbali, haritenuto irrilevante che la calzaindossata, data la sua leggerezza, non impedisse del tutto la visualizzazione dei tratti somatici.
“Ai fini della sussistenza dellacircostanza aggravante del travisamentonel delitto di rapina è sufficiente – ha affermato, infatti, la Cassazione – una lieve alterazione dell'aspettoesteriore della persona, conseguita con qualsiasi mezzo anche rudimentale,purchè idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona stessa”.
Su quest'assunto, la S.C. ha, pertanto, confermato la sentenza d'appellodichiarando inammissibile il ricorso e condannando l'imputato al pagamentodelle spese processuali.
Data: 04/07/2014 12:00:00Autore: Marina Crisafi