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Avvocati e mediatori civili, insieme per una giustizia più efficiente



L'annosa e spinosa questione dellariforma della giustizia civile, che il premier Renzi è fermamenteintenzionato a risolvere,potrebbe ora ricevere un contributo prezioso dalla proficua alleanza traavvocati e mediatori civili.

L'obiettivo di alleggerire e deflazionare la"macchina-giustizia" - smaltendo gli oltre 5 milioni di giudizipendenti in sede civile - è passato negli anni scorsi attraverso dei meccanismivolti ad accorciare i tempi dei procedimenti (ad esempio, mediante lafissazione di termini più stringenti), meccanismi che si sono rivelati, però,poco più che palliativi.

Ma lo snellimento del sistema potrebbe essereperseguito più efficacemente implementando forme alternative di risoluzionedelle controversie, prevenendo, cioè, l'instaurazione stessa di molti giudizi,in favore di una definizione extragiudiziale dei conflitti. Le proposteprovenienti in questo senso da avvocati e mediatori, già parzialmente versate nel disegno di decreto legge Renzi-Orlando, prevedono infatti unapproccio "multi-porta" alla soluzione delle nuove controversie, conil dirottamento di buona parte delle stesse (sulla base di specifici criteri dimateria e/o di valore) verso l'arbitrato e la negoziazione, e con lapossibilità per quelle già sub iudice di "trasferirsi" in sedestragiudiziale.

Naturalmente, questo richiederà il riordino ere-inquadramento da parte del legislatore della figura professionale delmediatore, nonché l'attribuzione alla stessa delle dovute competenze.

Data: 19/09/2014 10:00:00
Autore: Mara M.