Cassazione: anche il cane mansueto deve essere custodito
Poteva anche essere mansueto e docile come sostenuto dai proprietari, ma è indubbio cheil pastore maremmano dalle scorribandelibere nel vicinato aveva finito per azzannareuna donna, procurandole multiple ferite alla mano destra. Del resto, è “norma cautelare ovvia”, che un animaledi tal fatta, “di grossa taglia e idoneoall'offesa”, venga adeguatamentecustodito o comunque reso inoffensivo mediante museruola.
Così ha statuito la Cassazione (consentenza n. 36461 dell'1 settembre 2014),confermando la condanna dei due proprietari del cane, per il delitto di cuiagli artt. 110 e 590 c.p. per non aver impedito allo stesso, custodendolo in modo idoneo, in violazione dell'art. 672 codice penale, di aggredire una passante procurandolelesioni alla mano destra.
Non vi è alcun dubbio, infatti, per la Corte,sulla responsabilità di entrambi gliimputati, in fatto “investiti diposizione di garanzia, in quanto avevano in potere l'animale”.
Né può assumere rilievo, ha sottolineato laS.C., considerate le incontroverse acquisizioni processuali che hannoevidenziato la palese inidoneità della custodia, la circostanza che inoccasione dei sopralluoghi effettuati dalla polizia locale, il cane si fossemostrato non aggressivo.
Né tanto meno, ai fini dell'esclusione dellacorresponsabilità di entrambi gliimputati, poteva rilevare il fatto che, per ragioni di salute, uno dei duenon era in grado di custodire adeguatamente l'animale non potendo impedire l'evento,poiché secondo la Corte, ciò non fa venir meno “l'obbligo di ben scegliere le persone alle quali affidare le curedell'animale, vigilando che l'operato fosse adeguato a tutelare l'integritàfisica dei terzi (e, nella specie, la reiterazione delle scorribande del canerendeva evidente l'inadeguatezza dell'operato)”.
Su questo assunto, pertanto, la Cassazioneha dichiarato inammissibile il ricorso.
Data: 09/09/2014 08:30:00Autore: Marina Crisafi