Cos'è la morosità incolpevole
- Morosità incolpevole: definizione e disciplina
- Quando c'è morosità incolpevole
- L'accesso al fondo morosità incolpevole
Morosità incolpevole: definizione e disciplina
La morosità incolpevole è un istituto che ha fatto il suo ingresso nell'ordinamento giuridico per mezzo dell'art. 6 c. 5 d.l. 102/2013 recante disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonchè di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici, che ha istituito un apposito fondo cui i Comuni ad alta tensione abitativa possono attingere per l'erogazione di contributi proprio in favore di inquilini morosi incolpevoli.
Il successivo decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14 maggio 2014, all'art. 1, ne ha fornito una definizione qualificando la morosità incolpevole quale "situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare".
Quando c'è morosità incolpevole
- perdita di lavoro per licenziamento;
- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro;
- cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
- mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
- malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
L'accesso al fondo morosità incolpevole
Chi può accedere
Chi verifica i requisiti
I criteri preferenziali
Autore: Laura Bazzan