Cassazione: illegittimo licenziare il dipendente perchè usa “toni aspri” con un superiore
Nelmerito è stato accertato che non si è trattata di una vera epropria aggressione verbale nei confronti del capo, quantodi uno scambio di opinioni a tratti accompagnate dall'uso ditoni più decisi.
Infatti, la Corte di merito ha accertato“l'assenza di dolo specifico ossia dell'intenzione dimortificare il collega o di arrecare danno all'impresa datrice dilavoro”.
In definitiva, dunque, pergiustificare la sanzione del licenziamento non basta che ilsottoposto si rivolga al superiore con “toni aspri”, ma occorreche, nel complesso, mantenga un atteggiamento tale per cui l'impresapossa legittimamente dubitare che possa essere mantenuto il rapportodi fiducia che lega datore e dipendente.
Attenendo la questione a meri accertamenti di fatto e non riscontrando la Suprema corte vizi motivazionali di sorta, ha concluso con il rigetto del ricorso.
Autore: Licia Albertazzi