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Carceri care e sovraffollate. I dati di Antigone

Carceri care e sovraffollate. I dati di Antigone


di Marina Crisafi - Certo lo “svuota-carceri”e le altre misure adottate dall'attuale legislatura hanno prodotto qualcherisultato: la popolazione carceraria,infatti, è scesa a 53.982 detenutirispetto al picco degli oltre 62mila del 2013. Ma l'Italia è ancora ben lontana dal raggiungere quel concetto di “dignità” richiesto dall'Europaper non incorrere di nuovo nelle sanzioni per violazione dei diritti umani.

A fotografare lasituazione (non confortante) degli istituti di pena “nostrani” è l'XI rapporto di Antigone, l'osservatorioche dalla fine degli anni '90 si occupa di monitorare e raccontare lecondizioni dei penitenziari italiani.

Dai dati delrapporto, presentato in questi giorni e intitolato “Oltre i tre metri quadri”, emerge, infatti come, nonostante il calo avvenuto (di circa 8.500unità), il sovraffollamento siaancora pari al 100,8%, con oltre 4.000detenuti in più rispetto ai posti regolamentari delle carceri del Paese (pari a49.943 secondo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria).

Il dato,peraltro, sottolinea Antigone, non tiene conto delle “situazioni transitorie”, ovvero dei reparti chiusi perristrutturazioni e manutenzione, che comportano un aumento temporaneo del tassodi sovraffollamento portandolo a 118%.

Quanto allapopolazione carceraria, dei quasi 54mila detenuti, emerge dal rapporto oltre il30% è costituito da stranieri, il34,8% è in carcere ancora in attesa di una condanna definitiva, mentre il 4,3% è costituito da donne.

Per quantoriguarda il carcere duro, sono 725 isottoposti al regime del 41-bis eoltre 500 i collaboratori di giustizia protetti nei penitenziari, mentre tra idetenuti ci sarebbero anche 14 soggetti accusati o condannati per terrorismo dimatrice jihadista.

La situazione nonè migliore sul fronte dei suicidisegnando un aumento rispetto allo scorso anno e attestandosi sul 7,7% ogni 10mila detenuti, contro il5,4% della media europea. Nel dettaglio: 9 i suicidi già avvenuti dall'iniziodel 2015 e 44 quelli totali nel corso del 2014, mentre sono oltre 900 quellitentati e quasi 7mila gli atti di autolesionismo.

Altra nota dolenteriguarda la spesa del sistema carcerarioche in termini di costi di gestione e di personale si attesta tra i più alti d'Europa.Quasi l'83% delle uscite, infatti, serve a pagare gli stipendi mentre soltanto l'11,5% è utilizzato per l'assistenza,il mantenimento e la rieducazione dei detenuti. Sul fronte delle misurecautelari, sono oltre duemila i braccialetti elettronici in uso, per i qualisolo il noleggio costa quasi 2 milioni e mezzo di euro.

Per contro,evidenzia il rapporto, l'Italia è tra iPaesi più sicuri al mondo con un calocomplessivo dei reati pari al 14%. A diminuire sono sia gli omicidi (-11,7%)che le rapine (-13%) e i furti (-1,5%).

Data: 22/03/2015 09:42:00
Autore: Marina Crisafi