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TFR: da oggi l'anticipo in busta paga

Da oggi in vigore il decreto attuativo della norma della legge di stabilità 2015 che prevede l'anticipo del TFR in busta paga


di Marina Crisafi - Insieme allacolomba e all'uovo di cioccolata, a due giorni dalla Pasqua arriva per moltiitaliani la possibilità di richiedere l'anticipodel TFR in busta paga. Da oggi, infatti, entra in vigore il decreto della presidenza del consiglio deiministri n. 29/2015, pubblicato in G.U.lo scorso 19 marzo che disciplina la modalità e i tempi di erogazione dellaquota mensile del TFR in busta paga per i lavoratori che ne faranno richiesta(QU.I.R.), dando così attuazione alle norme contenute nella legge di stabilità 2015.

L'intervento èin fase “sperimentale” ed ha l'obiettivo dichiarato di rilanciare consumi edeconomia del Paese; dai risultati, pertanto, dipenderanno le eventuali prorogheoltre il triennio 2015-2018 previsto.


Interessati ed esclusi

Potranno accedere da oggi,in qualsiasi momento, all'opzione, richiedendo la “quota maturanda deltrattamento di fine rapporto come parte integrativa della retribuzione” (c.d.Qu.I.R.), tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, che abbianoun contratto da almeno 6 mesi.

A restare esclusi dalbeneficio sono i lavoratori domestici, quelli del settore agricolononché i dipendenti delle aziende sottoposte a procedure concorsuali o incrisi.

L'esercizio dell'opzione

Per esercitare l'opzione volontaria, illavoratore dovrà compilare l'appositaistanza (il cui fac-simile è allegato allo stesso D.p.c.m.) e consegnarla al proprio datore dilavoro.

Una volta esercitata l'opzione è irrevocabile fino al 30 giugno 2018 edal mese successivo, la quota maturanda del TFR (Qu.I.R.) non sarà piùaccantonata o destinata al finanziamento del relativo fondo pensione, ma verràliquidata mensilmente insieme allo stipendio, già dal mese successivo, tranneche per i dipendenti dei datori di lavoro con meno di 50 lavoratori per i qualiinvece scatterà dopo tre mesi dalla presentazione. Ciò dipende dall'accessodelle aziende di piccole dimensioni ai finanziamenti agevolati per ilreperimento delle risorse necessarie per far fronte alla richiesta dell'anticipodel TFR in busta paga.

La tassazione


Ai fini delle imposte, la Qu.I.R. sarà trattataquale componente aggiuntiva dellostipendio e dunque assoggettata a tassazioneordinaria, non imponibile ai fini previdenziali.

Secondo icalcoli degli esperti ciò fa sì che l'anticipo del TFR si riveli convenienteper i lavoratori che percepiscono un reddito fino a 15mila euro, mentre chisupera tale soglia subirà un aggravio fiscale notevole.

Data: 03/04/2015 20:15:00
Autore: Marina Crisafi