Anche l'America dice sì alle nozze gay
di Marina Crisafi – Celebratacon i colori dell'arcobaleno, che hanno tinto persino la Casa Bianca, lastorica decisione della Corte Suprema diieri ha sancito il sì definitivo per lenozze gay in tutti gli Stati Uniti.
Non spetterà piùad ogni singolo Paese, dunque, stabilire se il matrimonio tra persone dellostesso sesso è legale o meno, perché si tratta di un diritto costituzionale cui dovranno adeguarsi tutti i 50 Stati consentendol'unione all'interno degli stessi e riconoscendo quelle effettuate fuori dailoro confini.
Sino ad oggi, imatrimoni fra persone dello stesso sesso eranolegali in 36 Stati (e nel district of Columbia) mavietati in altri 14. Da qui, il ricorso di alcunecoppie del Kentucky, del Michigan, dell'Ohio e del Tennessee cui la CorteSuprema ha dato ragione.
La sentenza,infatti, ha dichiarato incostituzionalile leggi statali che vietavano i matrimoni omosessuali, con 5 voti a favoresu 9.
Per i giudici “conservatori”sulla questione toccava decidere ai politici e non ai giudici, mentre i 5 liberalhanno optato per il sì, mettendo al bando un divieto contrario ai principi della Costituzionale americana chegarantisce l'uguaglianza di tutti i cittadini.
Salutata come “una vittoria per l'America” dallo stessopresidente Barack Obama nel giardino della White House, la decisione è stataaccolta con giubilo dalle coppie cui sino ad oggi era stato impedito il dirittodi unirsi in matrimonio.
Migliaia di personeche andranno ad unirsi alle quasi400mila coppie gay (dati Ucla) già regolarmente sposate negli Stati Uniti.
Data: 27/06/2015 13:40:00Autore: Marina Crisafi