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PCT: via al deposito telematico anche degli atti introduttivi

In vigore il d.l. n. 83/2015 che legittima il deposito telematico degli atti introduttivi del giudizio ed estende i poteri di autentica ai dipendenti della P.A.


di Marina Crisafi – È stato pubblicato inGazzetta Ufficiale (n. 147 del 27 giugno 2015) ed è entrato in vigoreimmediatamente il decreto legge n.83/2015 (già ribattezzato “anti credit crunch”), approvato in viadefinitiva dal Consiglio dei Ministri il 23 giugno scorso, che detta diverse e sostanziali novità non soloper banche e accesso al credito, ma anche in materia fallimentare, civile eprocessuale, cambiando ancora una volta il volto dell'espropriazione forzata, a partire dal precetto sino alle venditegiudiziarie (leggi “Governo: ok al ‘pacchettobanche'. Ecco le novità sulle procedure concorsuali”).

Il decreto intervieneanche sul processo civile telematicoe con misure non da poco, visto che da ieri, risolvendo così uno dei tantiaspetti controversi della rivoluzione digitale della giustizia, è assegnato valore legale al deposito degliatti introduttivi in tutti i procedimenti di cognizione e volontariagiurisdizione nonché in appello(dove si ricorda il processo civile telematico diverrà obbligatorio a partire dal prossimo 30 giugno).

Ciò significa che d'ora inpoi atti di citazione e comparse di costituzione e risposta, salvo che ilsingolo tribunale non avesse già disposto tale facoltà con apposito decreto,dovranno essere accettati da ogni cancelleria italiana.

Recita, infatti, il nuovo comma 1-bis dell'art. 16-bis deld.l. n. 179/2012, introdotto (dall'art. 19 del decreto), che “nell'ambito dei procedimenti civili, contenziosi e di volontariagiurisdizione innanzi ai Tribunali e, a decorrere dal 30giugno 2015, innanzi alle Corti d'Appello è sempre ammesso il deposito telematicodell'atto introduttivo o del primo atto difensivo e dei documenti che si offrono in comunicazione”.

Ma c'è di più. Legittimato al deposito, oltre aldifensore, potrà essere anche il “dipendente di cui si avvale la pubblica amministrazioneper stare in giudizio personalmente”, al quale il decreto, modificando ad hocil comma 9-bis del d.l. 179/2012 e aggiungendo l'art. 16-decies, conferisce anche poteri di autentica dellecopie informatiche degli atti depositati, e di certificazione di conformitàdelle copie degli atti notificati.

Le modalità dell'attestazione di conformità sonoindicate nel nuovo art. 16-undecies che prevede lanecessità dell'apposizione in calce o margine della copia analogica, o sufoglio separato purchè materialmente congiunto alla stessa, ovvero nel medesimodocumento informatico “quando l'attestazione di conformità si riferisce ad una copia informatica”.

Confluiscono neldecreto anche le autorizzazioni sullenuove risorse, frutto degli impegni già annunciati relativamente agliinterventi necessari per il completamento del Pct, che ammontano a quasi 45 milioni di euro per il 2015, a 3per il 2016, 2 per il 2017 e 1 milione a decorrere dal 2018.

Sospiro di sollievoinfine per Tar e Consiglio di Stato, data la proroga di sei mesi prevista perla digitalizzazione del processoamministrativo che diventerà telematico non più dal prossimo 1 luglio ma a partire dall'1 gennaio 2016.

Data: 28/06/2015 22:08:00
Autore: Marina Crisafi