Pensione anticipata: verso la proroga dell'"opzione donna"
Negli ultimigiorni da diverse parti si stanno sviluppando, sempre più concretamente, iniziativetese a prorogare l'"opzione donna".
Sia alcunisenatori che il presidente della Commissione lavoro della Camera hanno infattimanifestato la forte intenzione di riavviare l'iniziativa sfruttando le risorse dell'INPS avanzate dai fondi stanziati a tal finenel 2004.
Per “opzionedonna” si intende la possibilità per le lavoratrici che abbiano almenotrentacinque anni di contributi e abbiano raggiunto i cinquantasette anni e tre mesi di età, se dipendenti, o icinquantotto anni e tre mesi di età, se autonome, di ottenere la pensione anticipata accettando un assegno pensionisticoche, però, sia calcolato interamente conil metodo contributivo, con conseguente abbattimento del relativo importo.
Oggi il ricorsoall'“opzione donna”, regolamentato da una norma transitoria, è concesso dall'INPSa coloro il cui trattamento pensionistico inizi a decorrere entro il 31dicembre 2015, come chiarito in una circolare dello stesso ente previdenziale.
Almomento, pertanto, dell'opzione non possono usufruire quelle lavoratrici la cui finestra mobile siaprirà il primo gennaio 2016. Le possibilità di proroga, tuttavia, sonoancora aperte.
L'idea, inparticolare, è quella di considerare iltermine del 31 dicembre 2015 come quello entro il quale deve maturare ildiritto alla pensione e non più come quello entro il quale deve decorrere l'assegno.
Per ora ledomande possono essere presentate fino a fine anno, in attesa che sul puntovenga fatta maggiore chiarezza.
Data: 26/07/2015 22:00:00Autore: Valeria Zeppilli