La specializzazione degli avvocati: obbligo o facoltà?
Domanda: La specializzazione degli avvocati è obbligatoria?
Risposta: La specializzazione degli avvocati è stata recentemente prevista, in attuazione della legge professionale forense, da un apposito regolamento, firmato dal Ministro della giustizia la scorsa settimana (leggi: “Avvocati: via libera alle specializzazioni. Il Ministro ha firmato il decreto”).
In esso sono elencate 18 aree del diritto tra le quali l'avvocato interessato può scegliere quelle nelle quali specializzarsi, con il limite massimo di due.
La specializzazione, in ogni caso, non è obbligatoria.
Anzi. Secondo quanto previsto dal regolamento, affinché un avvocato possa ottenere la specializzazione è necessario che sussistano determinati requisiti.
Innanzitutto, per poter presentare la domanda, il legale interessato non deve aver riportato nei tre anni precedenti una sanzione disciplinare definitiva diversa dall'avvertimento, non deve aver subito nei due anni precedenti la revoca del titolo di specialista e deve aver frequentato negli ultimi cinque anni, con esito positivo, i corsi di specializzazione.
Oltre che partecipando ad appositi corsi, l'avvocato può ottenere la specializzazione anche solo dimostrando di aver maturato una comprovata esperienza nell'area di interesse: egli, in sostanza, deve essere iscritto all'albo forense da almeno otto anni e deve provare che, nel quinquennio precedente, ha esercitato la professione in maniera assidua, prevalente e continuativa nei settori di specializzazione, trattando incarichi professionali fiduciari rilevanti per quantità (almeno 15 ogni anno) e qualità.
È evidente, quindi, che non solo la specializzazione non è obbligatoria per tutti gli avvocati, ma, addirittura, alcuni di essi non possono neanche ottenerla.
Data: 18/08/2015 17:30:00Autore: Domande e Risposte