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I finanziamenti a fondo perduto

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto, come funzionano e come si può accedere a tali strumenti a sostegno dell'economia e dell'autoimprenditorialità


di Lucia Izzo - I finanziamenti a fondo perduto sono dei contributi finanziari agevolati messi a disposizione di chi vuole avviare nuove attività imprenditoriali o destinati al finanziamento di imprese già esistenti al fine di sostenere, consolidare e migliorarne l'operato.

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto

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La caratteristica dei finanziamenti a fondo perduto è che gli stessi sono concessi senza alcun obbligo di restituzione. Il che vuol dire che il beneficiario non è tenuto a restituire al suo finanziatore né il capitale né gli interessi.
Tale particolare categoria di finanziamenti è erogata prevalentemente da enti europei, statali, regionali o locali, interessati a supportare e sviluppare l'attività imprenditoriale sul proprio territorio.

Destinatari dei finanziamenti a fondo perduto

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I suddetti prestiti vengono destinati a categorie di soggetti che trovano difficoltà ad accedere ai canali finanziari tradizionali, quali ad esempio soggetti dell'imprenditoria giovanile e femminile, disoccupati, inoccupati e cassintegrati, ma anche imprenditori di aree territoriali particolarmente disagiate.

Finanziamenti a fondo perduto: come funzionano

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La nomenclatura "a fondo perduto" si riferisce alle modalità di funzionamento del finanziamento, che, come detto, prevede l'erogazione di un contributo in conto capitale, non sottoposto a restituzione rateale né ad interessi. Difatti, questo regime di finanziamento può essere considerato come un vero e proprio "investimento" effettuato dagli enti pubblici per favorire lo sviluppo economico.
Le somme erogate potranno essere completamente o parzialmente a fondo perduto ed essere affiancate da ulteriori incentivi, come ad esempio finanziamenti a tasso agevolato o incentivi in conto di interesse.

I bandi

Operativamente, per ottenere un finanziamento a fondo perduto è necessario partecipare ai diversi bandi che li prevedono, alcuni a scadenza altri sempre aperti, nei quali sono stabiliti i requisiti necessari per accedere al prestito e che, di norma, richiedono la presentazione di un progetto di attività d'impresa e di un business plan.

Importo dei finanziamenti a fondo perduto

Gli stessi bandi indicano anche l'importo del finanziamento a fondo perduto, che non è fisso ma varia a seconda dei casi. Come accennato, talvolta è anche stabilito che il finanziamento sia solo parzialmente a fondo perduto e che, quindi, vi sia un importo da restituire.

Finanziamenti a fondo perduto: chi se ne occupa

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I finanziamenti a fondo perduto vengono gestiti in Italia, di norma, dalle Regioni e dai Comuni (in base alle disponibilità finanziarie e ai propri obiettivi strategici) oppure direttamente dallo Stato tramite società apposite, come ad esempio Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione d'impresa e lo sviluppo d'investimenti, che eroga contributi a fondo perduto e mutui agevolati, contributi a fondo perduto in conto gestione, secondo i limiti fissati dall'Unione europea, ed effettua anche attività di assistenza tecnica in fase di realizzazione degli investimenti e di avvio delle iniziative e attività di formazione e qualificazione dei profili imprenditoriali, funzionali alla realizzazione del progetto.

Il d.lgs. 185/2000 ha previsto disposizioni dirette a favorire l'ampliamento della base produttiva e occupazionale nonché lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese, attraverso la promozione, l'organizzazione e la finalizzazione di energie imprenditoriali, così da promuovere l'uguaglianza sostanziale e le pari opportunità tra uomini e donne nell'attività economica e imprenditoriale, nonché per sostenere la creazione e lo sviluppo dell'impresa sociale ed a sostenere l'impresa agricola.

I finanziamenti di cui si occupa Invitalia riguardano diversi settori e si rivolgono principalmente a giovani, donne, disoccupati, ma anche imprese che intendono realizzare nuovi investimenti in determinate aree del Paese, introdurre innovazioni produttive e creare opportunità di lavoro.

I principali finanziamenti a fondo perduto 2019

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Come detto, i finanziamenti a fondo perduto sono molteplici e di varia natura. Qui di seguito, citiamo i più importanti attualmente accessibili in Italia.

Nuove imprese a tasso zero

Innanzitutto, possiamo citare il bando Nuove Imprese a Tasso Zero, volto a sostenere e incentivare la nuova imprenditorialità con la nascita di micro imprese o piccole imprese a prevalente o totale partecipazione di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni o donne.
L'importo massimo dell'incentivo è pari a 75milioni di euro e gli interventi ammessi al finanziamento sono la fornitura di servizi a imprese e persone, le attività nel turismo o nel commercio, le attività nella filiera turistico-culturale o nell'innovazione sociale, la produzione di beni nell'industria, nell'artigianato o nella trasformazione di prodotti agricoli.

Italia Venture

Degno di nota è poi il fondo Italia Venture di Invitalia, finalizzato ad agevolare l'accesso al credito da parte delle start up innovative e delle piccole e medie imprese.

L'intervento, in questo caso, consiste nella partecipazione al capitale di rischio delle piccole e medie imprese che operano nell'innovazione di processi, beni e servizi senza la concessione di aiuti di Stato e alle condizioni di mercato.

Smart&Start Invitalia

Il finanziamento Smart&Start Invitalia, infine, riguarda i progetti di significativo contenuto innovativo e tecnologico ed è volto a sostenere la nascita di startup innovative in tutta Italia e a finanziare progetti con spese fino a 1,5 milioni di euro.

La domanda si presenta solo on line e può essere richiesta da startup innovative di piccola dimensione, iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese e costituite da non più di sessanta mesi o in fase di costituzione.

Le agevolazioni offerte sono un mutuo a tasso zero fino al 70% dell'investimento totale (percentuale che può salire all'80% se la startup è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c'è almeno un dottore di ricerca italiano che lavora all'estero e vuole rientrare in Italia) nonché un contributo a fondo perduto pari al 20% del mutuo, solo per le startup con sede nel Mezzogiorno.

Cosa fare per accedere ai fondi

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Data: 06/09/2019 08:00:00
Autore: Lucia Izzo