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Farmaci: arriva la ricetta elettronica. Si dirà addio a quella cartacea

Scompare la tradizionale ricetta cartacea. La novità è prevista dal decreto del presidente del consiglio dei ministri attuativo della l. 198 del 2013


di Marina Crisafi – Farmaci solo mediante ricetta elettronica. È questa la novità prevista dallo schema del decreto del presidente del consiglio dei ministri relativo alle prescrizioni farmaceutiche elettroniche che ha ricevuto l'ok dalla conferenza unificata il 30 luglio scorso e che dà attuazione, a oltre un anno di attesa, alla l. n. 198/2013.

Dopo la fase di sperimentazione avviata in diverse regioni, presto quindi sarà definitivo l'addio alla tradizionale cartacea, bianca e rossa, a favore della ricetta “virtuale”.

I medici, infatti, richiederanno in modalità telematica attraverso un sistema centrale i farmaci per i propri pazienti, i quali dovranno recarsi direttamente in farmacia (pubblica o privata convenzionata con Il servizio sanitario nazionale) per ritirarli, a seguito del controllo operato contestualmente dal farmacista che potrà ottenere tutte le informazioni sulla prescrizione medica accedendo al sistema centrale (in sostanza, al Fascicolo Sanitario Elettronico, risalendo ai dati necessari attraverso il nome del paziente).

A scanso di equivoci ed errori (come ad esempio per il malfunzionamento della rete internet), il paziente sarà anche munito di una sorta di “statino”, un promemoria rilasciato dal proprio medico curante con le indicazioni occorrenti (Nre, codice fiscale, esenzioni, ecc.) per il ritiro dei medicinali.

Quanto alle eventuali quote di partecipazione da parte degli assistiti sui farmaci dispensati, le farmacie le riscuoteranno brevi manu dai pazienti all'atto della dispensazione dei prodotti, in base alle norme vigenti nelle regioni o province autonome in cui la farmacia ha sede, tenendo conto anche del regime di esenzione eventualmente indicato dal medico sulla ricetta virtuale.

Le regioni, dal canto loro, in sede di controllo per la compensazione interregionale dei rimborsi, avranno l'obbligo di verificare che le ricette siano state redatte conformemente alle regole inerenti le prescrizioni dei medicinali vigenti nel territorio di residenza dell'assistito, con riguardo sia ai farmaci prescrivibili, sia al medico prescrittore che alle modalità dell'erogazione e alle condizioni indicate nel piano terapeutico.

Il sistema di dematerializzazione delle ricette mediche, si ricorda, mira a tracciare tutti i passaggi dei farmaci e i relativi consumi, servendo in primis a far risparmiare tempo e denaro, ma anche quale mezzo di controllo della spesa farmaceutica.

Data: 04/10/2015 17:00:00
Autore: Marina Crisafi