Tribunale Cagliari: l'avvocato può fare a meno dell'auto. Non è un bene strumentale
di Valeria Zeppilli - Con due recenti ordinanze, rispettivamente del 27 ottobre scorso e del 27 gennaio 2016, il Tribunale di Cagliari ha negato la natura di bene strumentale all'auto dell'avvocato … con la conseguenza che essa potrebbe legittimamente essere sottoposta a fermo amministrativo.
Per il team di questo quotidiano, così come per le testate giuridiche laleggepertutti.it e avvocatoandreani.it (dirette rispettivamente dagli avvocati Angelo Greco e Anna Andreani), la risposta non può che essere no. Dopo un attento confronto sul tema si è quindi deciso di pubblicare un comunicato congiunto per evidenziare come questa "forzata interpretazione" finisca col negare qualcosa che dovremmo dare oramai per assodato: l'automobile per un avvocato è indispensabile per l'esercizio della professione.
Il caso deciso dal tribunale cagliaritano, in particolare, era nato dalle doglianze di un avvocato che aveva visto iscrivere un fermo amministrativo sulla propria auto, utilizzata per lo svolgimento della professione, a seguito del mancato pagamento di una cartella esattoriale.
Sta di fatto però che in forza di quanto disposto dall'art. 52 del cd. decreto del fare (d.lgs. n. 69/2013), il fermo di un bene mobile registrato può essere posto in essere dall'agente della riscossione a meno che il debitore o i coobbligati non dimostrino nei termini dati che tale bene è strumentale all'attività di impresa o alla professione.
I tentativi di revoca della misura cautelare da parte del legale hanno ottenuto dal giudice sardo un deciso no. E a nulla è servita la prova (fornita) che il mezzo era da considerarsi strumentale alla sua attività professionale, in quanto l'unico posseduto, iscritto nel registro dei beni strumentali e nel libro cespiti e utilizzato per le numerose udienze fuori dal foro di residenza.
Per il Tribunale di Cagliari, infatti, agli avvocati l'auto non servirebbe "stante la natura strettamente intellettuale" dell'attività svolta!
Si tratta di un ragionamento che, però, sembra proprio fare acqua da tutte le parti e che ci si augura non abbia ulteriore seguito...
Data: 01/03/2016 12:29:00Autore: Valeria Zeppilli