Ok del governo al nuovo codice dei contratti pubblici
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo per il riordino della materia degli appalti pubblici e dei contratti di concessione
di Roberto Paternicò - Ieri, 3 marzo 2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, un decreto legislativo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE relative al riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori-servizi-forniture, delle concessioni e delle procedure d'appalto nei settori speciali dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali.
Il nuovo "Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione" mira alla semplificazione ed allo snellimento delle procedure, riducendo le norme in materia.
Non si prevede un "regolamento", come in precedenza, bensì linee guida di carattere generale e d'indirizzo, in costante aggiornamento, in relazione ai mutamenti del sistema.
Viene rafforzato il ruolo dell'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ed il ruolo del Consiglio Superiore del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT). Il coordinamento e monitoraggio viene istituito, con apposita struttura, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Le caratteristiche del decreto vertono, in sintesi, su:
- qualità del progetto, della stazione appaltante e degli operatori;
- misure a sostegno della legalità, rafforzamento del ruolo di ANAC;
- nuova disciplina delle "concessioni", superando la "garanzia globale" ed introducendo il documento di gara europeo;
- trasparenza e dematerializzazione tramite gare elettroniche e banche dati;
- norme per il partenariato pubblico-privato;
- programmazione delle opere e superamento della Legge Obiettivo;
- rivisitazione del "general contractor" e degli albi per i direttori lavori ed i collaudatori;
- riduzione del contenzioso amministrativo.
Leggi anche la guida Il nuovo codice degli appalti
Autore: Roberto Paternicò