Avvocati: borse di studio per la formazione
di Marina Crisafi – Omogeneità dei percorsi, accessibilità su tutto il territorio, durata di 160 ore e borse di studio al fine di garantire l'acquisizione di capacità professionali idonee ad un'adeguata difesa dei diritti, alla efficiente gestione dello studio e della professione. Sono questi i correttivi apportati dal Consiglio Nazionale Forense allo schema di decreto ministeriale sulla disciplina dei corsi di formazione per la professione forense (in attuazione dell'art. 43 della l. n. 247/2012), nel parere qui sotto allegato.
Nel documento redatto con la collaborazione, tramite consultazione, degli ordini, dell'Oua, delle associazioni di categoria e dei laboratori scuole forensi, e reso al ministero nei giorni scorsi, il Cnf suggerisce a via Arenula diverse modifiche tese ad assicurare ai tirocinanti percorsi formativi in grado di fornire adeguate capacità professionali per la difesa dei diritti e per una gestione efficiente della propria attività. Ciò che si deve evitare, secondo l'organismo rappresentativo è che tali percorsi non diventino una semplice ripetizione di quello universitario, ma che rappresentino un'esperienza formativa "professionalizzante".
Tra le proposte indicate rilevano, innanzitutto: l'omogeneità dei corsi formativi, con insegnamenti analoghi presso tutte le sedi, tesa a facilitare eventuali spostamenti da una scuola all'altra, la disponibilità degli stessi su tutto il territorio nazionale e l'agevole accessibilità garantita anche grazie alla corresponsione di borse di studio ad hoc destinate ai più meritevoli e a chi versa in condizioni di maggiore svantaggio economico e sociale.
Fondamentale, per il Cnf, anche la durata dei percorsi: 160 ore distribuite lungo i 18 mesi di tirocinio previsti dalla legge, al fine di rendere possibile la frequentazione dei corsi senza pregiudicare, al contempo, lo svolgimento della pratica forense.
Data: 06/04/2016 05:30:00Autore: Marina Crisafi