Dl Banche: novità e testo della nuova legge
di Marina Crisafi - Con 171 voti a favore, 105 contrari e un astenuto, il Senato ha dato via libera oggi al dl banche, rinnovando la fiducia al Governo. Il provvedimento, che diventa quindi legge dello Stato, è stato approvato nella versione "blindata" licenziata dalla Camera il 23 marzo scorso, data anche l'imminente scadenza per la conversione (il prossimo 15 aprile).
Numerose le novità del decreto - che contiene tra l'altro la riforma del credito cooperativo e la garanzia statale sulla cartolarizzazione delle sofferenze - che andranno ad incidere in generale sul sistema creditizio, in un momento peraltro di grande preoccupazione per via della colata a picco delle banche in borsa, a seguito del bollettino nero di ieri.
Ecco, nel dettaglio, le novità della nuova legge:
Bcc e garanzia dello Stato
Il provvedimento disciplina la riforma delle banche di credito cooperativo, ridelineandone la struttura e facendo nascere un fondo temporaneo ad hoc per coadiuvare il processo di adeguamento e favorire il consolidamento e la concentrazione delle Bcc.
A trovare conferma, ad opera delle modifiche apportate in sede di esame della commissione finanze, i paletti alla clausola "way out", secondo la quale una banca che non vuole aderire a un nuovo gruppo può uscirne trasformandosi in società per azioni.
Confermata anche la norma che estende la garanzia sulle cartolarizzazioni delle sofferenze (Gacs) agli intermediari finanziari iscritti all'albo della banca d'Italia.
Addio all'anatocismo infrannuale
Tra le novità apportate dal testo (nell'impianto delineato in commissione) c'è la norma che vieta il meccanismo di capitalizzazione infrannuale degli interessi chiarendo, una volta per tutte, che la periodicità del conteggio degli interessi debitori con le banche non può essere inferiore a un anno.
Ciò vale sia per i rapporti di conto corrente che per i conti di pagamento.
Agevolati gli acquisti all'asta
Comprare casa diventa molto più conveniente sia per i privati che per le persone giuridiche. I trasferimenti immobiliari infatti beneficeranno di un'imposta (di registro, ipotecaria e catastale) in misura fissa pari a 200 euro, in luogo dell'attuale disciplina che prevede il pagamento di un'aliquota del 9% sul valore del bene.
Ad essere eliminato è anche l'obbligo, con riferimento agli acquisti effettuati dai privati, di rivendere entro due anni per poter fruire delle agevolazioni prima casa (sempre che l'immobile non sia di lusso e sia ubicato nel comune in cui il compratore ha la residenza o la trasferisce entro 18 mesi dall'acquisto). L'obbligo permane invece per le imprese.
Rifiuto pagamento assegni
Altra significativa novità del testo definitivamente approvato è l'estensione della possibilità di rifiutare il pagamento degli assegni, da parte degli intermediari finanziari, a tutte le tipologie e non più solo a quelli elettronici.
Ciò sia con atto autentico (protesto) sia con dichiarazione della banca d'Italia richiesta dagli intermediari medesimi.
Norma "salva-multe"
Ulteriore novità per i consumatori è la proroga di due giorni (7 in totale, anziché i 5 attualmente previsti) del termine per pagare le sanzioni amministrative (con la riduzione del 30% o comunque nei 60 giorni stabiliti), tramite servizi di home banking o in ogni caso con strumenti diversi dal contante o dal conto corrente postale.
In sostanza, viene creato un "ponte" tra le due date, stabilendo che "l'effetto liberatorio del pagamento si produce se l'accredito a favore dell'amministrazione avviene entro due giorni dalla data di scadenza del pagamento".
Data: 06/04/2016 21:00:00
Autore: Marina Crisafi