Omicidio stradale: guidi tu? No grazie!
di Aldo Maturo - Dal 25 marzo 2016, la legge sull'omicidio stradale è pronta a colpire non solo i pirati della strada ma anche gli automobilisti che possono aver commesso talune infrazioni per semplice distrazione (leggi: "Da oggi in vigore la legge sull'omicidio stradale").
Con la nuova legge, infatti, il rischio di finire in carcere è diventato alto anche per l'utente cosiddetto "normale" e non solo per gli spericolati. Alzi la mano chi non ha imboccato una strada contromano per non essersi accorto del segnale e chi non mai fatto un sorpasso dove c'è la linea continua (magari perchè chi ci precede cammina a passo di lumaca). A chi non è capitato di "bruciare" un semaforo rosso attraversando l'incrocio all'ultimo secondo del giallo e chi non ha mai superato i limiti di velocità sulle strade extraurbane quando sono indicati limiti di velocità talmente bassi da rendere addirittura pericoloso rispettarli. In tutti questi casi, se per disgrazia dovessimo causare un incidente stradale provocando a terzi lesioni gravi o gravissime o provocando addirittura la morte, ci si apriranno le porte delle ormai superaffollate carceri italiane.
Al fine di individuare, con immediatezza le varie fattispecie previste dal legislatore e avere un quadro chiaro delle conseguenze cui si può andare incontro, può essere utile la seguente tabella sinottica: redatta per offrire un contributo non solo agli automobilisti ma anche agli addetti ai lavori.
OMICIDIO STRADALE O LESIONI ALLA PERSONA
(Legge 23.3.2016 n.41)
OMICIDIO
STRADALE : Risponde di omicidio stradale chiunque cagioni per colpa la morte di
una persona con violazione delle
norme sulla disciplina della circolazione stradale (nuovo
art.589 bis codice penale)
Autore: Avv. Aldo Maturo