Il licenziamento del lavoratore a seguito di un controllo occulto e la privacy Andrea Pedicone - 24/11/24  |  Rottamazione quinquies: verso un nuovo "condono" fiscale Alice Cometto - 16/11/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Cellulare alla guida? Arriva Textalyzer, la sorella dell'alcoltest

Proviene dagli Usa la tecnologia per contrastare l'utilizzo dello smartphone alla guida destinata a diffondersi ovunque


di Marina Crisafi - Si chiama "Textalyzer" ed è stata già ribattezzata la sorella dell'etilometro, perché chi usa il cellulare alla guida è pericoloso quanto chi abusa di alcool. La nuova tecnologia in fatto di sicurezza arriva dall'America ed è un marchingegno costruito dalla azienda israeliana Cellebrite (la stessa che, secondo indiscrezioni, avrebbe aiutato l'Fbi a sbloccare l'Iphone 5) che farà scoprire chi ha causato un incidente perché stava utilizzando il telefonino.

La sua introduzione, negli Usa, è richiesta da una proposta di legge nello stato di New York, dove gli incidenti dovuti all'uso indiscriminato dello smartphone sono in notevole aumento, che ove approvata consentirà di controllare il "tasso" telefonico di chi sta al volante.

Il meccanismo dovrebbe essere il seguente: gli automobilisti coinvolti in un incidente verranno invitati a sottoporre il loro cellulare al test dello strumento che riuscirà a stabilire se prima del sinistro stavano "smanettando" oppure no.

Al contempo, il meccanismo è in grado di garantire il rispetto della privacy, assicurando che le verifiche effettuate (tramite scansioni elettroniche) non includeranno i contenuti personali, l'origine delle comunicazioni, delle immagini, dei dati o dei giochi visti sul telefono.

In sostanza, il test servirà solo a provare che si è utilizzato il telefono mentre si era alla guida, applicando le relative sanzioni. In caso di rifiuto si rischia la sospensione della patente.

Textalyzer, in ogni caso, per ora renderà più dura la vita solo dei "maniaci" del telefono newyorchesi, al fine di attuare una stretta ormai necessaria contro chi si distrae mentre è al volante, per parlare al cellulare o, peggio, per chattare, messaggiare e controllare le notifiche. Ma, non si esclude che il sistema, una volta testato, possa diffondersi dappertutto e anche nel nostro bel Paese.

Qui da noi, si ricorda, il codice della strada prevede, all'art. 173 2° comma, che chi utilizza il cellulare alla guida (senza usare la funzione viva voce o l'auricolare o comunque apparecchi che non richiedono per il funzionamento l'uso delle mani) è soggetto alla sanzione amministrativa da 161 a 646 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente e alla sospensione della stessa da uno a tre mesi in caso di recidiva nel biennio.

Data: 30/04/2016 18:45:00
Autore: Marina Crisafi