Voucher: fino a 2.400 euro di multa per gli irregolari
Pronta la stretta del Governo per evitare gli abusi correlati all'uso distrorto dei voucher lavoro
di Lucia Izzo - Il Governo aveva preannunciato il giro di vite sui voucher lavoro (leggi: Jobs Act: arriva la stretta sui voucher), strumento che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo considerevole per quanto riguarda i lavori occasionali e discontinui e per le prestazioni di lavoro accessorie: ciononostante, spesso un uso distorto di tale strumento ha agevolato lo spettro del lavoro nero.
La bozza di decreto, presto al vaglio del Consiglio dei Ministri, tende a modificare in primo luogo le modalità di comunicazione di inizio della prestazione.
In sostanza, non sarà più possibile, come avviene adesso, comunicare l'inizio della prestazione entro i 30 giorni successivi: un iter che ha generato diversi stratagemmi, ad esempio attivare il voucher solo a seguito di infortuni (per ottenere l'indennizzo Inail) oppure solo in presenza del controllo ispettoriale.
La nuova procedura d'utilizzo prevede che, con un sms o via posta elettronica e almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione lavorativa, il committente dovrà comunicare alla sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, nonché il luogo e la durata dell'impiego.
Dura la reazione amministrativa in caso di violazione: si prevedono sanzioni variabili da 400 a 2.400 euro, in base a ogni lavoratore interessato della comunicazione.
L'attivazione anticipata dei buoni lavoro rispetto all'inizio della prestazione persegue esclusivamente obiettivi di tracciabilità e trasparenza per contrastare gli abusi, ha spiegato Maurizio Del Conte, presidente Anpal e consigliere giuridico di palazzo Chigi.
Lo stesso premier Matteo Renzi ha precisato che il decreto correttivo non ha l'obiettivo di disincentivare il lavoro accessorio, il cui largo utilizzo ha dimostrato la necessità di fornire di una copertura previdenziale e assicurativa ai lavoratori prima sprovvisti. "Siamo contrari all'abolizione dei voucher e contestualmente disponibili a discutere con il parlamento eventuali forme migliorative" ha chiarito il premier, evidenziando che i percettori di voucher oscillano tra 1,9% e 2,7% della forza lavoro, in larga parte turismo e commercio.
Data: 15/05/2016 06:30:00Autore: Lucia Izzo