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Riforma magistratura onoraria: (quasi) salvi i 5mila giudici di pace

Il Governo ha approvato ieri il primo dei decreti delegati che conferma i giudici onorari in servizio previa verifica di idoneità


di Marina Crisafi – Possono tirare un mezzo sospiro di sollievo i 5mila magistrati onorari in scadenza. Nel Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, infatti, è stato approvato in via preliminare il primo dei decreti legislativi previsti dalla riforma approvata poche settimane fa (qui sotto allegato), che conferma nell'incarico i giudici di pace, i giudici onorari di tribunale e i vice procuratori onorari già in servizio.

L'intervento come denunciato nei giorni scorsi dalla categoria era assai urgente per evitare che gli uffici giudiziari restassero sguarniti di migliaia di unità (leggi: "Addio a 5mila giudici di pace dal mese prossimo").

La conferma, in base al provvedimento approvato, propone il mantenimento in servizio per un primo mandato di durata quadriennale a partire dall'entrata in vigore del decreto legislativo stesso, a condizione che i magistrati onorari "siano ritenuti idonei allo svolgimento delle funzioni giudiziarie onorarie all'esito di una articolata procedura di conferma disciplinata con il medesimo decreto".

Non si tratta dunque di una mera proroga, come avvenuto reiteratamente negli ultimi anni, "ma di un primo intervento "organico" di attuazione della riforma, con preventiva verifica di idoneità all'esercizio delle funzioni.

La disciplina dei successivi tre mandati quadriennali, si legge nel comunicato stampa del Governo, viene riservata a un successivo decreto legislativo, che dovrà attuare compiutamente la delega.

L'obiettivo, ora, è arrivare in tempi rapidissimi al via libera definitivo.



Vai allo speciale sulla riforma della magistratura onoraria

Data: 17/05/2016 21:10:00
Autore: Marina Crisafi