Prima casa: chi paga IMU e TASI il 16 giugno?
di Valeria Zeppilli - Il prossimo 16 giugno è la data fissata per il pagamento dell'acconto dell'Imu e della Tasi. Il che vuol dire, per quasi venti milioni di Italiani, che tra circa due settimane potranno essere finalmente toccati con mano i benefici dell'esenzione recentemente introdotta dal Governo.
Infatti, la legge di stabilità 2016 ha previsto l'abolizione dei tributi comunali sulla "prima casa", intendendosi per tale l'unità immobiliare nella quale risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente il contribuente e i suoi familiari, e sulle case assimilate alle abitazioni principali.
Immobili assimilati per legge
Ma quali sono gli immobili assimilati alle prime case?
Per legge si tratta, innanzitutto, della casa coniugale che il giudice ha assegnato in sede di separazione o di divorzio, anche se in comodato.
Si tratta, poi, degli alloggi sociali e degli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa che sono stati adibiti dai soci ad abitazione principale o che sono stati destinati a studenti universitari soci assegnatari.
Si tratta infine di una sola unità immobiliare appartenente ai cittadini italiani iscritti all'Aire e pensionati nel paese di residenza che non sia stata data in locazione né in comodato e di una sola abitazione posseduta da militari e non concessa in locazione.
Immobili assimilati dai Comuni
In alcuni casi l'assimilazione di un immobile a una prima casa è fatta dai Comuni.
In particolare questi possono prevedere che sia assimilata ad abitazione principale la casa di anziani o di disabili, non locata, quando questi hanno acquisito (a seguito di ricovero permanente) la loro residenza presso degli istituti sanitari o di ricovero.
Da quest'anno però, al contrario di quanto avvenuto nel 2015 in alcuni Comuni, non sono più assimilati a prima casa gli immobili concessi in comodato ai parenti di primo grado.
Immobili di lusso
Non sempre, tuttavia, le prime case possono beneficiare dell'esenzione.
Non pagano nulla a titolo di Tasi e di Imu, infatti, solo le abitazioni che non sono di lusso.
Quelle che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, invece, alla prossima scadenza del 16 giugno sono tenute a pagare a titolo di acconto il 50% di quanto dovuto per tali imposte.
A tal proposito si ricorda che le aliquote e le detrazioni cui far riferimento sono quelle deliberate per il 2015, a meno che non ci siano già delibere, più favorevoli, per il 2016.
Autore: Valeria Zeppilli