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Separazione: anche il falso tradimento è causa di addebito

Simulare un legame extraconiugale può diventare causa della crisi di coppia


di Valeria Zeppilli – Che tradire il partner con ogni probabilità farà scattare l'addebito della eventuale successiva separazione è cosa nota a tutti. In pochi però sanno che anche un tradimento falso può comportare analoga conseguenza.

Confessare al proprio compagno una scappatella immaginaria, magari solo per farlo ingelosire o per vendicarsi di un torto subito, può essere considerato un comportamento ugualmente idoneo a far addebitare al finto adultero lo scioglimento del vincolo matrimoniale.

In caso di tradimento, infatti, la base dell'addebito è rappresentata non tanto dal gesto in sé e per sé considerato, quanto piuttosto dalle ripercussioni che esso genera in chi lo subisce. Con la conseguenza che fingere di aver tradito può, nella pratica, ledere la dignità e la stabilità emotiva del partner e mettere in crisi la coppia allo stesso modo di un tradimento reale.

Specialmente se la "messa in scena" si dovesse protrarre per diverso tempo e sia posta in essere con un elevato grado di persuasione: è ben possibile che il rapporto coniugale ne risulti minato irrimediabilmente.

E la colpa della crisi coniugale potrebbe essere proprio del falso fedifrago a cui la separazione può essere addebitata.

Ciò che conta è che si dimostri il rapporto di causa-effetto idoneo a far scattare l'addebito nei confronti del coniuge per aver posto in essere una condotta capace di innescare la crisi di coppia e di rendere intollerabile la convivenza.

Un'ipotesi dottrinale? Niente affatto: vi è un preciso riscontro nella giurisprudenza.

In una recente sentenza, ad esempio, (la numero 25337/2015), la Cassazione ha ritenuto che se il tradimento "fasullo" umilia e getta il partner nello sconforto alla stessa stregua di un tradimento effettivo, le conseguenze dei due comportamenti vanno valutate allo stesso modo.

Nel caso di specie, in realtà, la moglie (falsa fedifraga) si era spinta davvero oltre confessando la menzogna solo in sede di giudizio di separazione e non prima: la situazione era quindi effettivamente compromessa.

Ma il principio vale ugualmente: non è escluso infatti che simulare un legame extraconiugale, esistente solo nei racconti di chi lo inscena, comporti comunque conseguenze tali da diventare la causa della crisi matrimoniale.

Data: 28/06/2016 18:10:00
Autore: Valeria Zeppilli