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Agosto senza fisco: stop a cartelle e controlli

Confermata la moratoria estiva da parte dell'Agenzia delle Entrate e di Equitalia


di Marina Crisafi - Ad agosto anche il fisco va in pausa. L'erario concederà una tregua ai contribuenti senza bussare alla loro porta per riscuotere cartelle o per effettuare controlli sulle dichiarazioni dei redditi. Sia Equitalia che l'Agenzia delle Entrate, infatti, hanno annunciato l'attesa moratoria estiva.

La prima, nello specifico, sospenderà per la prima volta, nelle due settimane centrali di agosto la notifica delle cartelle esattoriali, lasciando spensierati durante le ferie circa 360mila contribuenti. Tanti infatti sono gli atti che saranno congelati tra l'8 e il 22 agosto, tra notifiche via posta e via pec grazie all'operazione "zero cartelle".

"Vogliamo utilizzare ogni strumento – ha spiegato l'amministratore delegato di Equitalia Ruffini - per essere efficienti come società pubblica che ha degli obiettivi da raggiungere, un servizio da offrire, e nel contempo però deve sapere dialogare con i contribuenti che sono innanzitutto persone, cittadini che non possono percepire lo Stato come un avversario, come un ostacolo".

Ovviamente, lo stop non sarà totale "e non può esserlo", chiarisce la società di riscossione, poiché alcuni atti inderogabili (circa 20mila) saranno comunque inviati.

"Vogliamo e dobbiamo fare il possibile – ha proseguito l'ad - per rendere più semplice la vita ai cittadini, nel rispetto delle leggi che regolano le procedure e la riscossione. Così come vogliamo rendere facile mettersi in regola con i propri debiti e in questi mesi abbiamo realizzato un progetto di riforma interna al gruppo Equitalia che ha come obiettivo migliorare i servizi, recuperare risorse - che - gli enti ci chiedono di riscuotere ma cercando di essere a fianco dei cittadini verso i quali dobbiamo assoluto rispetto".

Quanto all'Agenzia delle Entrate, invece, la stessa ha annunciato lo slittamento delle scadenze per i controlli già avviati sulle dichiarazioni 2014 (per i redditi del 2013).

C'è tempo, quindi, fino a tutto settembre per rispondere alle richieste di documentazione inviate dal fisco da metà giugno.

Idem per i circa 280mila contribuenti che hanno ricevuto gli avvisi su possibili errori o dimenticanze nei redditi dichiarati e invitati a mettersi in regola tramite il ravvedimento operoso. Chi ha ricevuto la comunicazione e ritiene di avere le carte in regola potrà contattare l'Agenzia a settembre, per evitare che l'anomalia si traduca in un avviso di accertamento vero e proprio. Se invece è il fisco ad avere ragione, il contribuente potrà regolarizzare la propria posizione beneficiando della riduzione delle sanzioni con il ravvedimento operoso.

Data: 29/07/2016 06:00:00
Autore: Marina Crisafi