Carte di credito: occhio alla truffa del codice Cvv
di Gabriella Lax - Non solo carte di credito clonate. Criminali e truffatori mirano anche al codice di sicurezza per effettuare gli acquisti, contenuto nelle carte stesse. L'allarme viene lanciato dalla Polizia di Stato, sulla pagina Facebook Agente Lisa, dopo recenti fatti di cronaca avvenuti ad Ischia, dove otto persone sono state fermate dopo essersi presentate con le ricevute di un soggiorno acquistato presso un noto sito internet, la cui transazione sarebbe avvenuta con modalità online con carte di credito contraffatte.
Se fino ad oggi, quindi, si è parlato "di carte di credito clonate - esiste - un altro modo per truffare" gli utenti ignari, scrivono, infatti, gli agenti, semplicemente utilizzando la serie di numeri sovrimpressi sulla carta che servono ad identificare la stessa ed il titolare, poiché contengono anche nome e cognome, e, nel caso di acquisti online il codice di sicurezza Cvv, ossia i tre numeri impressi sul retro. Ed è qui che i truffatori entrano in azione, ricorda la Polizia, "perché se riescono in qualche modo a carpirvi il numero della carta e il Cvv poi riescono a fare acquisti online a nome vostro e anche a pagarsi soggiorni in hotel". Proprio come è accaduto ad Ischia, dove i fermati si stavano godendo le vacanze a sbafo alle spalle dei truffati che non immaginavano minimamente ciò che stava accadendo. Salvifico è stato, in tale occasione, raccontano gli agenti, il fatto che uno dei malcapitati avesse attivato presso la banca le notifiche via sms dei movimenti della sua carta. In questo modo, si è riusciti a scoprire le operazioni e a smascherare i ladri, grazie, anche in verità alle segnalazioni di un albergo insospettito da alcune prenotazioni di soggiorni prepagati.
Il consiglio della Polizia è, dunque, quello di attivare le le notifiche via sms sulla carta anche per piccoli importi e poi ancora per evitare che qualcuno carpisca i numeri durante acquisti non online di applicare una piccola etichetta adesiva sul codice CVV, memorizzando i numeri altrove.
Per gli esercenti titolari di apparecchiature POS, invece, la raccomandazione degli agenti è quella di segnalare tempestivamente ogni operazione "sospetta", così come è accaduto nei svariati casi registrati nei giorni scorsi sull'isola d'Ischia.
Data: 25/08/2016 19:00:00Autore: Gabriella Lax