Cassazione: Stop alle mozzarelle sfuse nei supermercati
Stop alle mozzarelle sfuse nei supermercati. La Corte di Cassazione colpisce la cattiva abitudine di vendere bocconcini, fior di latte o comunque 'formaggi freschi a pasta filata' senza l'apposita confezione e promette
multe salate ai titolari dei supermarket che non rispettano la regola. A fare le spese della
sentenza 4144 della Prima sezione civile della Suprema Corte, Antonio F., titolare di un supermarcato di Teramo che si è visto rendere definitiva la
multa ad un milione e mezzo di vecchie lire 'per avere posto in
vendita nel banco frigorifero del proprio supermercato una mozzarella in treccia sfusa del peso di tre chili'. Condannato dal Tribunale di Teramo nell'aprile del 2001, il titolare del negozio si è opposto in Cassazione, sostenendo tra l'altro che la Asl di Teramo gli aveva fornito 'rassicurazioni su tale tipo di vendita'. In sostanza, il titolare del supermercato non pensava di incorrere in una sanzione tanto pesante viste le 'rassicurazioni' ricevute. Per questo si è opposto alla
multa applicata dall'Ufficio provinciale industria, commercio e artigianato di Teramo. La Cassazione ha giudicato giusta la sanzione applicata e, dichiarando 'inammissibile' il ricorso, ha osservato che la cattiva abitudine di vendere mozzarelle sfuse 'viola l'art. 23 del
Decreto legislativo 109 del gennaio '72 che riguarda appunto il confezionamento dei formaggi freschi a pasta filata'.
Data: 15/03/2005
Autore: Adnkronos