Una decisione on-label sull'uso off-label dei vaccini Covid United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 31/10/24  |  Voli cancellati e ritardi: annullata la conciliazione obbligatoria Diego Ferraro e Sonia Coppola - 30/10/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Divorzi: ecco le città più litigiose d'Italia

Il confronto tra i tribunali italiani dove l'addio è più conflittuale che non consensuale


di Laura Tirloni - Mettendo a confronto i dati relativi ai procedimenti di separazione e di divorzio sopravvenuti in venti tribunali italiani, emerge che la città in cui gli addii sono più litigiosi è Cagliari. Secondo i dati del ministero della Giustizia relativi al 2015 (riportati dal Sole24ore), nel tribunale del capoluogo sardo, infatti, nel 2015 le separazioni conflittuali e i divorzi contenziosi sono stati quasi il doppio di quelli consensuali.
Subito dopo il triste primato cagliaritano, seguono a ruota i Tribunali di Foggia, Palermo, Taranto e Santa Maria Capua Vetere, che risultano avere l'indice di litigiosità di coppia più elevato negli ultimi quattro anni.
Mentre al Sud sembra prevalente il lasciarsi male, la capacità di trovare una mediazione e un accordo risulta decisamente più frequente tra gli ex coniugi del centro Italia: ad Ancona i procedimenti contenziosi nel 2015 sono stati un terzo di quelli consensuali, così come a Firenze e a Bologna, dove le separazioni e i divorzi consensuali, senza questioni in sospeso, risultano essere la maggioranza.

Sempre riferendosi ai dati del 2015, dopo anni di calo, i divorzi sono tornati ad aumentare un po' ovunque. Questo probabilmente per effetto del "divorzio breve", entrato in vigore con la legge 55 del 26 maggio 2015, a seguito della quale per chiudere definitivamente un matrimonio occorre un anno, se la separazione è contenziosa, viceversa sei mesi, se è consensuale. E i nuovi tempi brevi sono stati sfruttati anche da chi era già separato ma in una condizione di stand-by.

Secondo quanto emerge dai dati forniti da via Arenula, a crescere sono stati soprattutto i procedimenti contenziosi, anche perché dalla fine del 2014 per i procedimenti consensuali si può evitare il Tribunale e con la negoziazione assistita chiudere il matrimonio anche in Comune o presso lo studio di un avvocato.



Data: 08/09/2016 09:00:00
Autore: Laura Tirloni