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Risarcimento in libri per la baby squillo dei Parioli

L'esemplare sentenza del Tribunale di Roma che in luogo dei 20mila euro richiesti dal legale della parte ha disposto un risarcimento in libri


di Gabriella Lax - Trenta libri e dvd sull'identità femminile è l'esemplare risarcimento del danno stabilito dal tribunale di Roma per una delle baby squillo dello scandalo dei Parioli da parte di un cliente che dovrà scontare anche due anni di carcere per prostituzione minorile.

La vita di Anna Frank, il lungo cammino delle Suffragette e tante altre storie di donne che hanno fatto della loro vita esempi di passi in avanti al femminile, o addirittura, vere e proprie rivoluzioni per comprendere che la vita va sudata e combattuta.

Il giudice minorile non ha scelto dunque un risarcimento in danaro ma ha preferito materiali quasi didattici ed educativi.

La richiesta di danno patrimoniale fatta dal legale della giovane era di circa 20mila euro. E invece, il magistrato, nella sentenza che rappresenta una delle prime nella nota vicenda, ha stabilito, in via equitativa, di liquidare 1.000 euro di danni patrimoniali e, a sorpresa, nel dispositivo ha letto ai presenti in aula un elenco di libri e film sul pensiero femminile che l'imputato dovrà comprare alla ragazzina.

Una ratio quella del dispositivo del giudice che ha scelto di prediligere una nozione "insolita" di risarcimento che va rintracciata nel tentativo di aiutare la ragazza a comprendere come il vero "danno" sia stata la lesione della dignità di donna, e prima ancora nella sua percezione svilita di adolescente. Si è inteso, ha spiegato lo stesso giudice Paola Di Nicola, dare un insegnamento alla ragazzina sul valore della propria identità di donna e del rispetto del suo corpo. Da qui, la lunga immersione in storie che, grazie alla figura della donna, hanno proposto e vinto veri riscatti sociali.

La sentenza ovviamente non ha mancato di scatenare reazioni e polemiche. "Certamente è apprezzabile il fatto che si cerchi di aiutare la giovane a comprendere - ha dichiarato la presidente di Telefono Rosa, Moscatelli a Rainews, ma forse era più importante - aiutare lui, l'imputato che dovrebbe avviare un percorso per capire appieno ciò che ha fatto".

Data: 23/09/2016 21:00:00
Autore: Gabriella Lax