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Cassazione: meno udienze pubbliche, si svolgeranno in camera di consiglio

La commissione giustizia ha approvato il testo di conversione del decreto di riforma della giustizia che da martedì approda in aula


di Lucia Izzo - La Commissione giustizia presso la Camera dei Deputati ha concluso l'esame del disegno di legge destinato alla conversione del d.l. 168/2016 (qui sotto allegato) recante "Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l'efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa", che da martedì 4 ottobre approda in aula per l'esame. Si tratta del c.d. decreto giustizia che disciplina una serie di misure riguardanti i processi civili innanzi alle supreme Corti, quali, ad esempio, Cassazione e Consiglio di Stato.

Le novità vagliate della commissione si aggiungono a quelle introdotte dal decreto, che coinvolgono, ad esempio, la proroga del pensionamento delle toghe ai vertici della Cassazione, del Consiglio di Stato della Corte dei Conti e dell'Avvocatura e i nuovi tirocini abbreviati a 12 mesi e allargati anche agli uffici giudicanti e requirenti della Cassazione (per approfondimenti:Processo civile: la nuova riforma approvata ieri. Le novità e il testo del decreto in allegato).

Tra gli emendamenti approvati, emerge quello con cui la Commissione ha stabilito che la Corte di Cassazione si pronunci con ordinanza in camera di consiglio nei casi in cui la questione sia affidata alle sezioni semplici, con possibilità per i difensori di depositare memorie scritte non oltre cinque giorni prima della data stabilita per l'adunanza.

Per consentire la ragionevole durata del ricorso per Cassazione, viene dunque privilegiato lo schema procedurale camerale, ma è fatta salva la possibilità della trattazione in pubblica udienza, disposta d'ufficio, su richiesta di parte o del PM, se questa si renda opportuna stante la particolare rilevanza della questione di diritto sulla quale la Corte si deve pronunciare. Si tratta dei casi in cui la questione di diritto sia ad esempio nuova, oppure favorisca l'evoluzione giurisprudenziale o la sua uniformità.


Gli emendamenti contribuiscono anche alla celerità del processo amministrativo, imponendo il principio della sinteticità e chiarezza degli atti di parte e istituendo l'ufficio del processo, anche con l'avvio del processo amministrativo telematico. Si fanno strada, inoltre, proposte quali l'applicazione dei magistrato del Massimario ai collegi di merito in Cassazione, il blocco delle assegnazioni del personale amministrativo giudiziario ad altre amministrazioni e limiti al trasferimento per chi opera presso gli uffici di sorveglianza.
Data: 02/10/2016 09:00:00
Autore: Lucia Izzo