Anziana morta per abbandono in un ospizio: è omicidio volontario
di Gabriella Lax - si tratta di una sentenza esemplare di condanna in Italia per omicidio volontario legata all'assenza di cure e di assistenza in campo sanitario.
Primo caso di una sentenza esemplare di condanna per omicidio volontario legata all'assenza di cure e di assistenza in campo sanitario. I responsabili (rispettivamente il titolare della struttura e tre dipendenti), avevano lasciato morire una ottantacinquenne malata di Alzheimer tra le piaghe abbandonandola senza cibo nel suo letto della casa di riposo "Villa Sant'Andrea" ad Aprilia.
Per i giudici non si è trattato di maltrattamenti ma, per la prima volta, l'ipotesi prefigurata in questo, come in tanti casi simili balzati all'attenzione della cronaca negli ultimi tempi, è di omicidio volontario.
E' una pronuncia senza precedenti quella emessa dalla Corte d'Assise del tribunale di Latina. I giudici hanno condannato quattro persone della casa di riposo a 14 anni di carcere per omicidio volontario, legato alla morte dell'anziana ospite della struttura.
La donna, considerate le sue condizioni (aveva problemi al cuore oltre che il morbo di Alzheimer) non avrebbe potuto essere ospitata nella struttura, dove invece entrò nel 2010, pagando circa 1200 euro. Sull'anziana, oltre alla mancanza assoluta di terapia motoria, sono stati riscontrati scarsa alimentazione e idratazione e, soprattutto, nessuna cura delle piaghe da decubito che provocarono infezioni gravissime. Il ricovero della ottantacinquenne in ospedale avvenne quando ormai non c'era nulla da fare. Nel corso del processo, il medico legale ha illustrato come furono la sepsi e poi la polmonite, sviluppatesi durante il ricovero presso la casa per anziani, a provocare la morte della vittima. Inoltre le piaghe da decubito, secondo il medico che aveva curato l'anziana, erano legate alla mancanza delle cure basilari.
La condanna per questo tipo di reato potrebbe costituire ora un precedente per tante vicende analoghe che hanno riguardato altrettante case di riposo "lager".
Data: 11/10/2016 21:10:00Autore: Gabriella Lax